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Corinaldo: la Rsa è Covid. Volpini, "Struttura sicura ma ora manca una Rsa per il territorio"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


La Rsa di Corinaldo da lunedì 10 gennaio è ufficialmente una Rsa Covid, ossia una struttura che ospiterà i malati anziani ancora positivi al Covid che vengono dimessi dagli ospedali o che necessatano di assistenza.

La decisione dell'Asur aveva suscitato diverse critiche, sia da parte del Comitato dell'Ospedale che da parte dell'ex presidente della Commissione Regionale Sanità Fabrizio Volpini.

"Avevo espresso forti perplessità sulla decisione di trasformare la Rsa di Corinaldo in Rsa Covid -ricorda Volpini- i miei dubbi riguardavano due aspetti in particolare: la garanzia del rispetto dei percorsi sporco/pulito all'interno della struttura data la sua conformazione e il venire meno dell'unica Rsa a sostegno di tutto il territorio senigalliese. Sul primo aspetto, grazie all'impegno profuso dal Distretto Sanitario e dalla direzione della Rsa, sono state trovate soluzione per far sì che ci siano tutte le condizioni per garantire i corretti percorsi della gestione sporco-pulito e dunque i cittadini possono stare tranquilli. Sul secondo punto invece il problema resta. Da oggi il nostro territorio, che ha un bacino di circa 80 mila utenti, non ha più una Rsa che possa accogliere anziani con patologie croniche, malati oncologici e anziani dimessi dagli ospedale ma che necessitano di assistenza temporanea".



Questo è un articolo pubblicato il 09-01-2022 alle 11:37 sul giornale del 10 gennaio 2022 - 1045 letture