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comunicato stampa

Mancato progetto Conad, Us, "Amarezza per il comportamento dell’Amministrazione che dimentica la pallavolo"

3' di lettura
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da Gabriele Zazzarini
Presidente USD Pallavolo Senigallia


A nome di tutto il direttivo della US Pallavolo Senigallia esprimo profonda amarezza e delusione per l’epilogo della vicenda del progetto Conad che avrebbe regalato alla città, senza un solo euro dei cittadini, un nuovo stadio e un nuovo palazzetto dello sport.

Ci lascia increduli l’atteggiamento dell’Amministrazione che, invece di risolvere un problema (ammesso che il vincolo della Soprintendenza sul monumento all’ingresso e l’obbligo di non superare la linea di demarcazione del muro fossero un problema) pianificando con Conad una soluzione alternativa al progetto iniziale, ha costretto il privato a ritirarsi. Già lo scorso anno l’Amministrazione aveva fatto trapelare (poi esplicitandola) la volontà di sacrificare la realizzazione del nuovo pala Boario. Quasi fosse un “eccesso” da evitare dotare la città di un nuovo impianto al posto di uno in degrado.

Addirittura, ancora nel novembre scorso, l’Amministrazione – contro l’evidenza - scriveva “nero su bianco” che il Boario era in “buono stato” (attestazione che permetteva di far lievitare il costo del canone del 400%), salvo poi far installare le catene e dichiarare inagibili le tribune, addirittura evocando ora scenari ancora più preoccupanti per il futuro della pallavolo senigalliese. Che rischia di non avere più una “casa”. Realtà la nostra, lo ricordiamo, che si attesta come prima società pallavolistica della Provincia, seconda della regione Marche e 16° in Italia per numero di tesserati (465 prima del Covid, 370 oggi) e campionati svolti. Primato ancora una volta riconosciuto dalla nostra Federazione lo scorso dicembre con la consegna di una targa di ringraziamento da parte degli organi federali.

Facciamo fatica a comprendere la linea e la progettualità dell’Amministrazione che, anche in queste ore, non parla del futuro del Boario e non indica alcuna strada per garantire l’immediato futuro a quasi 400 famiglie. La pallavolo, che tanto ha dato e sta dando al lustro sportivo cittadino (oltre 5 mila ragazzi senigalliesi dal 2000 ad oggi hanno vestito la maglia nero-azzurra), è dimenticata. Quasi avversata. Con la nostra serie “C” (che è campionato di alto livello pallavolistico) siamo dovuti emigrare nella vicina e ospitale Corinaldo. Incredibile. A Senigallia, infatti, tutti gli impianti sportivi al coperto, oggi, sono chiusi al pubblico (salvo il palasport di via Capanna), con una scelta peraltro incomprensibile per molti impianti.

In questo scenario, il progetto Conad andava difeso con le unghie e con i denti da chi governa. Va ricordato che, oltre la ristrutturazione necessaria dello stadio, il nuovo Palas Boario (che doveva sorgere dietro la curva nord) avrebbe avuto una capienza di oltre 350 persone; sarebbe stato dotato di palestra pesi (utilizzabile da tutte le società sportive senigalliesi) e di una palestrina aggiuntiva per riscaldamento o attività a corpo libero (fondamentale per eventi sportivi turistici); ci sarebbe stata una sala stampa-multimediale per grandi eventi e sarebbe stata dotata di almeno 10 spogliatoi (fondamentali per eventi sportivi turistici di livello nazionale), da condividere in parte con lo stadio. Una struttura perfetta (pagata da privati) per il tanto agognato turismo sportivo. La nostra speranza è che la parte più sensibile allo sport dell’Amministrazione faccia sentire la propria voce. Adesso. Difendere le esigenze strutturali e portare a compimento subito progetti per garantire una impiantistica funzionale e moderna significa difendere i principi sacri dello sport. Questo ci aspettiamo da chi governa.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-04-2022 alle 12:33 sul giornale del 23 aprile 2022 - 609 letture