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L'ospedale verso lo stop agli interventi chirurgici programmati: "Servono risorse umane per l'emergenza Covid"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


ospedale di Senigallia

Nuova ondata di contagi da Coronavirus e vecchie problematiche sanitarie. Purtroppo l'escalation di nuovi positivi e di conseguenza di nuovi ricoveri negli ospedali ha nuovamente riproposto, proprio come in primavera, il problema del “blocco” delle prestazioni sanitarie.

A cominciare da quelle chirurgiche. Proprio come avvenuto a marzo, è stato chiesto di interrompere gli interventi chirurgici ambulatoriali programmati e in day surgery. Il direttore della Direzione Medica dell'Area Vasta 2 Stefania Mancinelli ha inviato una comunicazione al direttore generale dell'Asur, al direttore sanitario dell'ASur e al direttore dall'Area Vasta 2 per sollecitare una “riduzioni delle attività chirurgiche programmate” a causa dell'emergenza Covid.

“Considerato l'andamento epidemiologico dell'infezione Sars Cov2 e la conseguente attivazione, al momento solo in forma parziale, delle fasi 1 dei Piani Pandemici degli ospedali di Jesi e Senigallia, e alla luce della carenza di personale di comparto, si rende necessario adottare urgenti misure riorganizzative per poter garantire quanto previsto dal piano pandemico di Area Vasta 2 -si legge nella nota- In particolare si chiede di attivarsi urgentemente per sospendere le attività chirurgiche ambulatoriali e di Day Surgery (ad eccezione dell' interruzione volontaria di gravidanza) ad accezione degli interventi in classe A oncologici o non procrastinabili; le azioni di cui sopra permetteranno di ridurre l'afflusso dell'utenza esterna e di recuperare risorse umane da dedicare alla gestione dell'emergenza Covid. Quanto sopra sarà limitato ai prossimi quindici giorni e sottoposto successivamente a nuova valutazione e rimodulazione sulla base dell'andamento epidemiologico”.

L'interruzione delle attività chirurgiche sono il preludio, se la situazione sanitaria dovesse continuare a peggiorare, anche delle interruzioni di molti esami, come avvenuto durante la prima ondata pandemica. La diagnostica per immagini, ad esempio, deve ancora recuperare i ritardi accumulati con la sospensione delle visite della scorsa primavera. Attualmente, ad esempio, sono state "posticipate" senza ricalcolare una data, le mammografie già prenotate anche più di un anno fa e chiamando il cup non è possibile fissare un appuntamento. In questo momento sono garanti gli esami urgenti e di screening di chi è già inserito in un percorso terapeutico. Sulla questione la dirigente di senologia dott.ssa Teresa Abbatista tiene a precisare che "la Senologia di Senigallia è tra le poche che non ha cancellato nemmeno un esame senologico prenotato, a prezzo di sforzi umani imponenti, spostando di 3 mesi tutti i pazienti non urgenti per distribuire un minimo disagio in maniera uniforme su tutta la popolazione".



ospedale di Senigallia

Questo è un articolo pubblicato il 29-10-2020 alle 23:40 sul giornale del 30 ottobre 2020 - 2347 letture