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Coronavirus, approvato il Decreto "Cura Italia". Scuole: verso la chiusura fino a dopo Pasqua

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Giuseppe Conte

Il Governo ha approvato nel pomeriggio di lunedì 16 marzo il Decreto "Cura Italia", con misure economiche per arginare i danni causati dall'emergenza Coronavirus e intanto arriva dall'Istituto Superiore di Sanità l'indicazione della probabile proroga della chiusura delle scuole a dopo Pasqua.

Il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli, stando l'andamento dei contagi da Coronavirus in Italia, ha lasciato intendere che le scuole non possono riaprire il 3 aprile e che la chiusura sarà prorogata almeno fino a dopo Pasqua. Intanto dopo il Consiglio dei Ministri, il Premier Giusepppe Conte e il Ministro dell'Economia Gualtieri hanno illustrato i dettagli del nuovo decreto "Cura Italia".

Conte ha parlato di 'modello italiano', affermando che i 25 miliardi sono "denaro fresco" di una "manovra poderosa" per la tutela del lavoro e che attiverà "flussi per complessivi 350 miliardi".

Ha aggiunto che il "Decreto non basta" per aiutare tutti, ma che "nessuno deve sentirsi abbandonato" perché, come ha sottolineato il Ministro Gualtieri, è solo "la prima risposta che diamo all'emergenza", in attesa di nuove misure che auspicano arriveranno ad aprile riprogrammando fondi UE.

3,5 i miliardi di euro destinati al Sistema Sanitario Nazionale e alla Protezione Civile.
Per il sostegno al lavoro, all'occupazione e al reddito sono 10 i miliardi. Circa 3 miliardi per autonomi e liberi professionisti "a tutela del periodo di inattività", 1,3 per il Fondo di Integrazione Salariale e 3,3 per la Cassa Integrazione in deroga che coprirà anche le aziende con un solo dipendente. Il Ministro dell'Economia ha confermato la copertura "di tutti i lavoratori autonomi, stagionali e di altre forme con un assegno di 600 euro per il mese di marzo".
Presenti il voucher baby-sitter da 600 euro per chi ha necessità di curare i figli e l'estensione del congedo parentale a 15 giorni.

E' arrivata la sospensione delle rate dei mutui e dei prestiti, con garanzie pubbliche. E' sospeso anche l'obbligo di versamento di tributi e contributi, con differimento al 31 maggio, "per le imprese che fatturano fino a 2 milioni", oltre che per quelle che superano tale limite ma colpite direttamente dalla crisi. Inoltre, misure anche per il settore del trasporto merci.

Supporto alle aziende, nazionalizzazione di Alitalia, potenziamento di medici e veterinari. Ma anche 600 milioni per gli enti locali in questo decreto di marzo.



Giuseppe Conte

Questo è un articolo pubblicato il 16-03-2020 alle 16:04 sul giornale del 17 marzo 2020 - 14220 letture