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comunicato stampa

Impianto di compostaggio di Vallone chiuso, la preoccupazione delle aziende che svolgono attività di giardinaggio

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da Organizzatori


Le aziende senigalliesi operanti nel settore del giardinaggio hanno scritto al sindaco in merito ai disagi legati alla chiusura dell'impianto di compostaggio di Vallone.

Sottoscriviamo il presente documento quali aziende con sede nel Comune di Senigallia che svolgono attività di giardinaggio, potatura, sfalci e quanto altro attinente in favore di privati di questo territorio ed anche per lo stesso Comune di Senigallia.

Un importante aspetto è costituito dallo smaltimento del materiale organico risultante da tale attività: erbe, rami, fogliame, ecc. Si tratta di rifiuti organici non pericolosi che in questi ultimi anni sono stati conferiti nell'impianto di compostaggio di Vallone.

L'attuale chiusura temporanea dell'impianto per ottemperare ad una ennesima verifica burocratica effettuata da organismi pubblici di controllo ARPAM) sta creando non pochi disagi alla nostra attività. Tanto più che il titolare dell'impianto ci riferisce che il perdurare di queste continue azioni, che egli definisce ormai autentiche vessazioni da parte degli organismi pubblici preposti al controllo, potrebbero sfociare in una definitiva decisione di chiusura dell'attività.

Il tutto sembra derivare dalle lamentele di alcuni residenti della Frazione che denunciano disagi derivanti dalla attività. Disagi relativi a cattivi odori che sarebbero percepiti in alcune circostanze ed all'incremento del traffico nella frazione dovuto a tale attività. E' da evidenziare che poco distante è presente un allevamento di maiali originante certo effetti maleodoranti.
L'Azienda Titolare, comunque sensibile alle suddette problematiche, ci informa di avere in progetto la riorganizzazione ed adeguamento dell'impianto realizzando, tra l'altro, capannoni pressurizzati ed una nuova strada di collegamento all'impianto liberando cosi dal traffico l'abitato della frazione. Chiaramente subordinando tale ingente investimento all'ottenimento di idonea autorizzazione che assicuri continuità e prospettiva all'impianto in sostituzione della attuale autorizzazione in scadenza alla fine del 2020. Autorizzazione, quella attuale, a suo tempo rilasciata con il parere favorevole del Comune di Senigallia, oggi invece stranamente contrario.

Preme pertanto evidenziare, a chi amministra la città di Senigallia ma anche alla opinione pubblica, che questa situazione ci preoccupa non poco. In caso di chiusura dell'impianto infatti, dovremmo sobbarcarci oneri considerevolmente maggiori per raggiungere siti alternativi e lontani. I costi inevitabilmente aumenterebbero con ricadute sui nostri clienti finali, portando le nostre aziende fuori mercato con conseguente possibile ricaduta negativa anche sui livelli occupazionali.


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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-12-2019 alle 09:38 sul giornale del 04 dicembre 2019 - 2301 letture