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Morto, a Roma, il romano Guglielmo Epifani, già Segretario generale della CGIL

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E' scomparso a Roma lunedì 7 giugno, a 71 anni, il romano Ettore Guglielmo Epifani, già Segretario generale della CGIL, l'"Indiana Jones del sindacato" (come veniva chiamato per la somiglianza fisica con l'attore USA Harrison Ford).

Dopo la laurea in filosofia (1973), si iscrisse alla CGIL, dove per alcuni anni lavorò come sindacalista.Socialista, Epifani nel 1979 iniziò la sua carriera di dirigente sindacale come segretario generale aggiunto della categoria dei lavoratori poligrafici e cartai; nel 1990 entrò quindi nella segreteria confederale, e nel '93 fu nominato da Bruno Trentin segretario generale aggiunto. Fu iscritto prima al PSI, poi, in seguito allo scioglimento del partito, ai DS.

Dal 1994 al 2002 fu vicesegretario della CGIL, e a seguito della conclusione del mandato di Sergio Cofferati assunse l'incarico di Segretario generale, primo socialista a guidare la confederazione dai tempi della sua ricostituzione, con lo storico "Patto di Roma", nel 1944.. Nel 2010 terminò la carriera sindacale e il 3 novembre dello stesso anno fu sostituito da Susanna Camusso, prima donna segretaria generale della CGIL.

Come politico, Epifani dall'11 maggio al 15 dicembre 2013 fu segretario del PD ( l'ultimo prima dell'"era Renzi"), e fu anche deputato della XVII legislatura. Nel 2017 fu uno degli aderenti al nuovo movimento Articolo Uno. Ricandidato per la XVI alla Camera dei Deputati nelle liste di LEU,Movimento Democratico e Progressista, dal10 aprile 2018 alla morte ha ricoperto un secondo mandato parlamentare. Rieletto a Montecitorio nel 2018 per la XVIII legislatura, era anche componente della XI commissione (Lavoro pubblico e privato) e della commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario.

Come deputato, Epifani però fu oggetto di molte critiche da parte del mondo sindacale e della stampa durante il governo Renzi: perchè, in aperto contrasto con le battaglie da lui condotte da sindacalista in difesa dello storico art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, votò in Parlamento a favore del "Jobs act". la riforma renziana del lavoro. «Guglielmo Epifani era un leader sindacale con una grande capacità di ascolto e di dialogo, sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei più deboli... La Federazione Nazionale della Stampa Italiana lo ricorda per il suo lungo e costante impegno nelle battaglie dei giornalisti..., in favore dei quali sostenne in Parlamento, insieme ad altri, anche alcune proposte di legge". L' afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della FNSI.



Questo è un articolo pubblicato il 08-06-2021 alle 09:05 sul giornale del 09 giugno 2021 - 285 letture