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Ex Jugoslavia: Karadzic condannato a 40 anni per crimini di guerra e il genocidio di Srebenica

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radovan karadzic

Radovan Karadzic, ex leader dei serbi di Bosnia, è stato giudicato penalmente responsabile di genocidio per il massacro di Srebenica del 1995.

Lo ha stabilito il Tribunale penale internazionale dell'Aia per l'ex Jugoslavia, al termine di un processo durato cinque anni. Karadzic è stato giudicato colpevole di 10 capi di imputazione su 11, ed è stato condannato a 40 anni di carcere.

Il 70enne ex presidente dell’autoproclamata repubblica serba di Bosnia è stato invece giudicato non responsabile, per mancanza di prove, della seconda accusa di genocidio, relativa ad una serie di attacchi in diversi paesi e villaggi della Bosnia (Bratunac, Prijedor, Foca, Kljuc, Sanski Most, Vlasenica e Zvornik).

Il "boia di Srebenica", ex psichiatra, è stato giudicato inoltre colpevole di crimini di guerra e contro l'umanità, omicidio e persecuzione di civili per queste e per altre vicende avvenute durante il conflitto nell'ex Jugoslavia, compreso il sanguinoso assedio di Sarajevo, durato 44 mesi, e l’utilizzo come scudi umani di 284 caschi blu dell’Onu.

Karadzic era stato incriminato nel 1995, assieme al suo capo militare, il generale Ratko Mladic, ancora sotto processo all'Aia, ma sfuggì per anni alla cattura. Venne scovato e arrestato nel 2008 a Belgrado, in Serbia, dove si spacciava per un santone guaritore.



radovan karadzic

Questo è un articolo pubblicato il 24-03-2016 alle 15:54 sul giornale del 25 marzo 2016 - 2733 letture