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La messa in posa della 'Donna al sole' avvia il progetto Musa, 'Senigallia diventa un Museo Urbano di Scultura'

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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


Senigallia diventa un museo a cielo aperto di scultura. Grazie al progetto Musa (Museo Urbano di Scultura dell'Adriatico), fortemente voluto dal sindaco Maurizio Mangialardi e curato dagli architetti Fabio e Marco Ceccarelli, i luoghi più suggestivi della città saranno impreziositi dalle riproduzioni di alcune opere moderne e contemporanee dei più grandi scultori senigalliesi del Novecento.

L’obiettivo- spiega il sindaco Maurizio Mangialardi- è quello di creare un percorso artistico di scultura urbana in grado di valorizzare e di dare visibilità all'importante patrimonio artistico cittadino e ai nostri grandi scultori del Novecento”. Ma non solo. Il progetto Musa è più ambizioso.

E’ un’importante occasione per promuovere la città sia in Italia che all’Estero, attivando rapporti con altre città, musei, fondazioni e istituti di cultura in modo da creare un circuito di scambio, ma anche per destagionalizzare l’offerta turistica -conferma il primo cittadino con l’appoggio degli architetti- In quest’ottica, arricchendo in futuro il percorso con opere di artisti nazionali ed internazionali, si può creare un nuovo motivo di interesse per la nostra città ed allargare così ulteriormente il bacino del turismo”.

Insomma-rimarca Mangialardi, soddisfatto ed orgoglioso del progetto Musa che verrà inaugurato domenica 8 marzo alle ore 16:30 di fronte al Palazzo Nuova Gioventù - investire sulla cultura significa guardare con lungimiranza al nostro futuro”.

La prima opera del progetto, che inizialmente prevede l'istallazione di quattro sculture (una di Romolo Augusto Schiavoni, una di Enrico Mazzolani e due di Silvio Ceccarelli), verrà infatti installata proprio in occasione della Giornata internazionale della Donna. Non a caso si tratta della scultura in bronzo "Donna al sole" di Romolo Augusto Schiavoni, artista scomparso nel 2008, a cui Senigallia e le Marche devono importanti opere come il monumento ad Anna Frank, collocato nei giardini di via Capanna, e il celebre monumento al partigiano di Arcevia.

La ‘Donna al sole’ è la prima parte dell’ambizioso progetto che, puntando da una parte a trasmettere la storia e la cultura dei grandi scultori senigalliesi del ’900 attraverso le loro opere e dall’altra a dare una dimensione nazionale e internazionale alla città, attualmente non ha eguali in Italia”- evidenziano Fabio e Marco Ceccarelli.

Il progetto Musa, la cui fase iniziale dovrebbe terminare prima dell’estate, prevede la messa in posa di altre 3 opere (“Anacreontica” di Mazzolani e “Grande Eva” e ”Il viaggiatore di III classe” di Silvio Ceccarelli) che andranno “a valorizzare lo spazio dei rinnovati Giardini Catalani”.

Soddisfatto del progetto anche Stefano Schiavoni che- a titolo personale- si dice particolarmente emozionato. “Al di là della grandezza del progetto-dice Schiavoni- emoziona vedere l’opera di mio padre realizzata nelle dimensioni originariamente pensate”.

Il progetto Musa, realizzato grazie al contributo degli sponsor, vuole trasformare Senigallia in un museo a cielo aperto. E lo fa con una scommessa: “le opere installate, con modalità molto interessanti, saranno a disposizione degli spettatori che potranno sedersi e fotografarsi vicino ad esse- concludono gli architetti- Riteniamo infatti che debba esserci uno scambio tra opera d’arte e visitatore e che, grazie al lavoro messo in campo dall’amministrazione ed alla bellezza dell’opera, non ci sarà motivo di preoccuparsi. L’alto decoro urbano è l’antidoto più efficace al vandalismo”.





Questo è un articolo pubblicato il 03-03-2015 alle 16:20 sul giornale del 04 marzo 2015 - 1644 letture