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Malore in Sassonia, Monia Andreani non ce l'ha fatta

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Se n'è andata dopo circa un giorno di agonia la ricercatrice e saggista Monia Andreani, vittima di un malore nella tarda mattinata di sabato 26 maggio mentre stava nuotando all’altezza del Circolo Velico di Sassonia. La 45enne di Barchi (Terre Roveresche) era molto conosciuta anche a Fano per il suo impegno civile e per le tante attività svolte.

Quando l'infarto l'ha colpita era quasi mezzogiorno. La donna è stata subito raggiunta dagli addetti al soccorso in mare dei vicini Bagni Maurizio, allertati dalle grida della gente. Monia era già stata trascinata a riva da una delle sue amiche, messe in allarme da un bambino. In quel momento era già priva di sensi. I bagnini della spiaggia in concessione hanno eseguito le manovre del caso in attesa dei soccorsi che nel frattempo erano stati chiamati. I ragazzi hanno fatto tutto il possibile per salvare la situazione, che però ai sanitari dell’ospedale Santa Croce di Fano è apparsa subito molto grave.

Pare che la donna sia stata colpita dal malore pochi minuti dopo essere entrata in acqua. Non si era neppure allontanata più di tanto dalla spiaggia. Esclusa da subito l’ipotesi della congestione, per via della muta. A preoccupare non era stato soltanto il malore stesso, ma soprattutto l’assenza prolungata di ossigeno.

Monia Andreani era una donna sportiva e molto apprezzata per le sue tante attività, sia professionali sia legate all’associazionismo. Era ricercatrice presso l’università di Urbino e assistente docente di diritti umani all’università per stranieri di Perugia. Una vera e propria passione, quella per il sociale, tanto da aver scritto saggi sui temi dell’assistenza e della relazione di cura, ma anche di bioetica, biopolitica e filosofia.





Questo è un articolo pubblicato il 27-05-2018 alle 16:20 sul giornale del 28 maggio 2018 - 7850 letture