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Droga dai Balcani, 5 arresti e maxi sequestro di marijuana nell'operazione Metauro

3' di lettura
2001

Droga via mare dai Balcani per le città costiere di Marche e Romagna. A smantellare la pericolosa organizzazione, è stata la polizia di Ancona e Pesaro in un blitz sulle spiagge del litorale di Fano e Marotta.

La Polizia di Stato di Ancona in collaborazione con il personale della questura di Pesaro ha assestato un duro colpo ad una organizzazione di albanesi dediti al traffico internazionale di stupefacenti. Al termine delle indagini sono stati tratti in arresto i cinque presunti componenti del sodalizio criminale. Sequestrati 1.820 kg di marijuana. Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato all'organizzazione almeno sei milioni di euro se venduta all’ingrosso. Circa il triplo se divisa in dosi.

L’ intervento della Polizia è avvenuto la scorsa notte: il blitz è scattato a Marotta e a Madonna del Ponte, alla foce del fiume Metauro da cui il nome della brillante oeprazione che rappresenta il culmine di una attività di approfondimento investigativo sviluppata da notizie apprese dal territorio. I poliziotti hanno intuito questa tipologia di approvvigionamento di stupefacente, finora quasi sconosciuta sulle coste marchigiane. A mettere in allerta la Polizia, il rinvenimento di sacchi di juta su una spiaggia del litorale che ha fatto ipotizzare la possibilità di un traffico di droga dal mare. Gli investigatori erano difatti partiti dal rinvenimento, sia nel 2014 che nel gennaio di quest’anno, di sacchi contenenti stupefacente sull’arenile a sud di Ancona (tra Civitanova Marche, Porto Recanati e Porto Potenza Picena) e a Marzocca, a nord di Senigallia. I sacchi rimasero spiaggiati poiché dispersi dalle imbarcazioni a causa presumibilmente del mare mosso.
I luoghi sono stati dunque periodicamente monitorati, anche alla luce della significativa diminuzione di sequestri di stupefacente nel porto di Ancona a bordo dei veicoli imbarcati nei porti balcanici.
La determinazione dei poliziotti è stata alla fine premiata quando, intorno alle 03,00 della scorsa notte, hanno osservato movimenti sospetti alla foce del fiume Metauro: due soggetti che, giunti a bordo di un’Alfa Romeo - non a caso un’auto veloce intestata peraltro a un albanese - si erano nascosti nel canneto ed hanno iniziato a fare segnali con un puntatore laser in direzione del mare aperto.

Dopo oltre mezz’ora di ulteriore attesa è giunto un camion, caricato in tutta fretta dai tre soggetti, mentre altri due si preoccupavano di scaricare freneticamente le balle contenenti lo stupefacente, ammassate sia all’interno che appese per tutti i lati ad un grosso natante appena spiaggiato.

I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, in collaborazione con quelli della Squadra Mobile di Pesaro e del Commissariato di Fano, hanno deciso di entrare in azione, illuminando a giorno la zona dell’operazione con razzi segnalatori e bloccando i cinque, disorientati dalla rapidità dell’intervento e impedendo loro ogni tentativo di fuga.

I trafficanti sono stati tratti in arresto ed associati al carcere di Villa Fastiggi a Pesaro. Sottoposti a sequestro l'ingente quantitativo di stupefacente (che avrebbe inondato il mercato estivo di Marche ed Emilia Romagna, anche per la posizione baricentrica del luogo dello sbarco), la vettura Alfa Romeo 156 usata dagli albanesi, l'autocarro, la barca usata per il trasporto (di discreto valore e munito di due potenti motori fuoribordo da 350 cavalli ciascuno) e quasi 1.000 litri di benzina, che i trafficanti avevano nascosto in 36 taniche da stivare a bordo della barca per il rientro nel porto balcanico (ancora sconosciuto) dal quale era partito il carico.

Sequestrati infine due jammer (disturbatori di frequenze per impedire le intercettazioni) e un puntatore laser. In un'abitazione di Fermignano è stata altresì sequestrata documentazione utile alle indagini.





Questo è un articolo pubblicato il 13-08-2016 alle 18:09 sul giornale del 14 agosto 2016 - 2001 letture