x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > CRONACA
articolo

Si allarga la maxi inchiesta sulla sanità: otto indagati, nel mirino il maxi appalto per le pulizie

2' di lettura
9392

di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


sanità ospedale

Si allarga la maxi indagine avviata dalla Guardia di Finanza che sta travolgendo la sanità marchigiana. Nel mirino degli investigatori ci sarebbero presunti appalti truccati. Nei giorni scorsi sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni di vari esponenti della sanità marchigiana.

In totale sono otto gli indagati: oltre al manager numero uno Alessandro Marini, direttore generale dell'Asur Marche, ci sono anche Fabio Badiali, sindaco di Castelplanio ed ex consigliere regionale, Fulvia Dini, dirigente Asur, Michele Magagna, direttore generale di Coopservice, Luigi Posadinu, direttore commerciale sempre del colosso emiliano che opera nel settore delle pulizie ospedaliere, Norberto Pesarini, di Castelferretti, e Mauro Pieroni, ex sindaco di Lapedona, Alessandro Pedone, amministratore gruppo servizi associati spa, e Sergio Venditti, referente Serenissima Ristorazione.

Pesanti i reati ipotizzati dal pm Andrea Laurino, titolare del filone di inchiesta, che vanno dall'abuso d'ufficio alla turbata libertà degli incanti, al concorso in corruzione e traffico di influenze illecite. Durante le perquisizioni la Guardia di Finanza ha sequestrato documenti, materiale informatico, fatture e altro materiale utile per ricostruire i rapporti tra i dirigenti Asur, i politici e gli imprenditori. L'attenzione della Procura si concentra in particolare su un appalto da 200 milioni di euro per la pulizia di tutte le aziende sanitarie della regione. Il sospetto su cui si basa l'ipotesi accusatoria è che il direttore generale dell'Asur Marini, insieme a Badiali, Magagna, Posadinu e Pieroni, si siano "accordati" per far si che il maxi appalto andasse proprio alla Coopservice, il tutto in cambio di denaro e altre "agevolazioni".

Oltre all'appalto delle pulizie, gli inquirenti indaganti anche su altri "passaggi" di denaro, che secondo la Procura sarebbero serviti per "calibrare" i bandi di gara.



sanità ospedale

Questo è un articolo pubblicato il 18-07-2019 alle 13:50 sul giornale del 19 luglio 2019 - 9392 letture