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Commissione consiliare "calda" sul Misa: la Regione, "Subito rifare ponte II Giugno e il dragaggio del Porto"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Una seduta concitata, interrotta ripetutamente dal pubblico che, su un tema caldo come quello del Misa, proprio non è riuscito a trattenersi. E' iniziata con una protesta pacifica, all'ingresso del Palazzo della Nuova Gioventù, la riunione della II Commissione chiesta dai consiglieri Luigi Rebecchini e Riccardo Mandolini e convocata dal presidente Mauro Gregorini per fare il punto sui lavori del Misa.

Alle 16 il Comitato Alluvionati Senigallia ha aspettato l'arrivo del sindaco Mangialardi, dell'assessore regionale Angelo Sciapichetti e del Presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche Claudio Netti con tanto di cartelli e canoa, per manifestare “la paura con cui quotidianamente i residenti delle zone alluvionate” convivono. Poi il pubblico si è seduto in aula e pur non avendo, come previsto dal regolamento, diritto di intervento, non è riuscito a trattenersi interrompendo le relazioni dei tecnici della regione per avere chiarimenti e risposte alle loro preoccupazioni.

“Al momento ci sono tre progetti al vaglio della politica (che dovrà decidere quale opzione scegliere) con costi e tempi molto diversi che hanno come finalità quello di mettere in sicurezza le criticità del Misa, sia a monte che a valle” -ha spiegato Netti. Di questi quello che appare più percorribile è quello che prevede il rifacimento del Ponte II Giugno, per far passare più acqua, il dragaggio del porto con la realizzazione di una scogliera, e la realizzazione di uno sfioratore. Il tutto per un importo che però si assesterebbe sui 50 milioni di euro. Data la difficoltà di reperire una cifra così ingente, l'idea della Regione è quella di procedere al più presto con un intervento che prevede il rifacimento del Ponte II Giugno e il dragaggio del fiume. “Mi permetto un suggerimento -ha detto Mangialardi- fate i lavori di escavo e della sistemazione del fosso del Sambuco e il rafforzamento degli argini del Misa. Poi la fase due potrà essere il ponte II Giugno e lo sfioratore”.

“Sul Misa le questioni tecniche vanno poste su tavoli con tecnici, non possiamo permettere che il confronto porti alla paralisi bloccando le decisioni -ha detto l'assessore Sciapichetti- Vogliamo soluzioni per fare un passo avanti concreto sulla sicurezza ma dobbiamo trovare i soldi. 4 milioni e mezzo di euro ci sono ma il Governo deve ridarci i 10 milioni di euro che erano stati stanziati e che ora sono stati bloccati perchè sono un maltolto e con questi protremmo procedere subito”.





Questo è un articolo pubblicato il 05-06-2019 alle 23:55 sul giornale del 06 giugno 2019 - 3588 letture