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Sgominata la banda del bancomat: erano armati fino ai denti. Trovato anche un kalashnikov

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Sono almeno sette i colpi messi a segno dalla banda individuata dai carabinieri di Fano. Erano “soliti” far saltare gli sportelli bancomat con dell’esplosivo, di cui erano abbondantemente in possesso. Si chiama “tecnica della marmotta”, e i criminali in questione hanno dimostrato di essere dei veri professionisti in materia. Ora i due custodi della banda sono stati arrestati.

Nome in codice “Piedi di Covo”. Si chiama così l’operazione portata a compimento dai militari della caserma di Fano. Tutto è cominciato con il ritrovamento di materiale esplosivo in un’autorivendita di Lucrezia di Cartoceto. Era la scorsa estate. Da qui l’inizio delle indagini.

Le recenti perquisizioni avvenute a Mediglia (Milano), Fano, Orta Nova (Foggia) e Cassano alle Murge (Bari) hanno portato ai due arresti in questione, quelli di G.B. – 36enne di Orta Nova – e D.C. di 64 anni. Sono loro i due custodi della banda di malviventi, trovati anche in possesso di armi – tra cui un kalashnikov - , esplosivi e strumenti da scasso. Fondamentali, ai fini delle indagini, le immagini raccolte attraverso i diversi sistemi di videosorveglianza.



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... bancomat esploso - foto di repertorio


Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2019 alle 11:47 sul giornale del 20 aprile 2019 - 2811 letture