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comunicato stampa

Palestra indisponibile: il Perticari "Regolarmente aperta ai naturali utilizzatori: gli studenti iscritti a scuola"

3' di lettura
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dal Liceo Classico "G. Perticari"
www.liceoperticari.gov.it/


Recentemente sono comparsi sulla stampa locale articoli che stigmatizzano i criteri adottati per l’utilizzo delle palestre del Liceo Classico Perticari, pubblicati o promossi dalla US Pallavolo Senigallia.

La società sportiva, che le ha in concessione tutti i pomeriggi della settimana, ad esclusione del sabato (ma solo perché non richiesto), a più riprese ha lamentato alcuni disservizi (un motorino per l’apertura elettrica delle finestre e un faro non funzionanti, riscaldamento non acceso o non adeguato, la mancata accensione del riscaldamento da parte della ditta incaricata dalla provincia in occasione di un incontro con un’altra
squadra), ma soprattutto ha protestato contro l’orario iniziale di apertura dei locali sportivi della scuola, fissato per tutte le società private alle 16,30 (con termine finale alle 22,30), come se da ciò derivasse un grave pregiudizio per gli interessi della US Pallavolo Senigallia.

E’ bene ricordare che le palestre in questione appartengono al sistema scolastico pubblico: sono un bene pubblico, non privato, e sono poste in primis a servizio della scuola cui appartengono. Ciò significa che, come tutti gli altri locali, anche le palestre sono destinate alle varie attività della scuola stessa che, pertanto, deve poterne disporre liberamente.

Per questo motivo il Consiglio d’Istituto, e non il Dirigente scolastico, in ottobre, vale a dire ad anno scolastico appena iniziato, ha ritenuto opportuno assicurare agli studenti del Liceo Perticari l’accesso alle palestre sino alle ore 16,30 a supporto di tutte quelle possibili attività extracurricolari che, seppure non ancora compiutamente programmate, si sarebbero potute svolgere. Tra le iniziative che suggerivano di garantire la
disponibilità della palestra all’epoca c’era la preparazione de “La notte nazionale del Liceo classico” fissata per l’11 gennaio 2019, manifestazione che, come si sa, non si è più tenuta per il lutto che ha colpito la nostra comunità e che merita ancora rispetto e ritegno. Questa la ragione del mancato utilizzo nel mese di dicembre e forse sarebbe stato più opportuno che la US Pallavolo Senigallia tralasciasse di addebitare al Liceo
classico Perticari la mancanza di attività extracurricolari proprio nei mesi di dicembre e gennaio.


Sembra inoltre importante rammentare anche che da molto tempo (a partire dai cosiddetti decreti delegati degli anni ’70) l’indirizzo e la gestione della scuola sono demandati, oltreché al dirigente scolastico, che ne è anche il rappresentante legale, alla collaborazione di vari organi, tra cui il collegio dei docenti, i consigli di classe e il consiglio d’istituto, per cui è del tutto inesatto e non rispondente al vero sostenere,
come fa la US Pallavolo Senigallia, che “il dirigente del Liceo classico Perticari ha unilateralmente deciso di tenere chiuse due palestre” o che le delibere del Consiglio d’Istituto sono “volute dal Preside Orsolini”. Tali affermazioni dimostrano una considerazione miserevole dell’apporto e dell’attiva partecipazione della componente degli studenti, delle famiglie, del personale ATA e dei docenti della scuola all’interno
dell’organo democratico di gestione dell’Istituto.


Ed è curioso che un ente privato protesti a gran voce per una presunta “chiusura” delle palestre pubbliche (solo perché viene fissato un orario per l’ingresso delle società private) mentre la realtà è che le palestre sono regolarmente aperte ai loro diretti e naturali utilizzatori: gli studenti iscritti a scuola.
E’ proprio il fatto che gli impianti in oggetto appartengono alla pubblica amministrazione ad imporre che vengano lasciati in uso, in primo luogo agli studenti della scuola e solo in seconda battuta ai privati. Tali società, in ogni caso, usufruiscono di un bene pubblico e lo fanno a fronte di un corrispettivo del tutto irrisorio fissato dall’ente provinciale (attualmente le società pagano euro 5,80 all’ora a palestra): pertanto esse devono gestire il bene che viene loro concesso con la massima trasparenza ed economicità, assicurando quella leale collaborazione che fonda i legami reciproci tra i cittadini e le istituzioni, tutelando gli interessi degli studenti così come quelli dei loro associati, dimostrando rispetto per la scuola, gli studenti e le famiglie, dimostrando così di essere all’altezza e capaci di prendere in prestito e a cuore un bene pubblico.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-02-2019 alle 14:52 sul giornale del 05 febbraio 2019 - 892 letture