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Sversamenti in mare. Partita la fase progettuale del progetto di potenziamento

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Identificate le linee guida e avviato l’iter per assegnare la progettazione del potenziamento della rete fognaria nel tratto di costa tra Falconara e Ancona. 8 anni e 22 milioni di euro per eliminare il problema degli sversamenti in mare

È stato presentato lunedì mattina presso il Municipio di Ancona il Documento Preliminare di Progettazione (DPP) dall’Ente Vivaservizi alla presenza dei Sindaci di Ancona e Falconara Marittima. Dopo la fase di studio ed analisi, nella quale i due comuni limitrofi hanno lavorato insieme nell’individuazione delle criticità e delle possibili linee di risoluzione individuabili nel territorio, si è giunti alla presentazione del DPP, che segnerà il passaggio dalla fase di programmazione a quella operativa, con la pubblicazione del bando di gara per la fase progettuale nel settembre 2019.

Tre gli interventi individuati nel documento:

  • Interventi sui fossi Manarini e della Palombina (tre vasche laminazione 1750 + 1750 (a servizio delle fognature che scaricano nel fosso Manarini) + 8000 mc (a servizio delle fognature che scaricano nel fosso Palombina) ed interventi vari su collettori e sollevamenti
  • Realizzazione di un collettore di gronda a Falconara e relativa vasca di prima pioggia per consentire recapito a Vallechiara e nel fosso della Castellaracia
  • Realizzazione ulteriori vasche prima pioggia nel territorio del Comune di Falconara (tre vasche per complessivi 5000 mc ed una vasca da 2800 mc ).

I tre interventi, i cui lavori di progettazione e realizzazione verranno portati avanti contemporaneamente, avranno una durata complessiva di 8 anni, divisi in 5 per la progettazione e 3 per la realizzazione. Significati anche i costi dell’opera, che promette però di risolvere in maniera significativa la possibilità di sversamenti in mare in seguito a piovaschi anche forti. Stimato infatti 1,7 milioni di euro il costo della progettazione (Finanziata dalla Regione Marche) e di ben 22 milioni di euro la completa realizzazione di tutte e tre le opere (a carico di Ato 2 Marche Centro)- . Il documento giunge al termine di una fase di quasi due anni in cui i due Comuni e l’ente (allora Multiservizi) Vivaservizi hanno studiato criticità e territorio, coinvolgendo i rispettivi Consigli comunali, cittadini e operatori balneari e affidandosi ad uno studio dell’Università Politecnica delle Marche.

“Impensabile limitarsi a progettare su confini amministrativi, la geografia la fa da padrona” spiega il Sindaco di Ancona Valeria Mancinelli “Importante la proficua collaborazione con il Comune di Falconara Marittima e il raggiungimento di due delibere comunali identiche approvate da entrambi i consigli. Sono state indicate le strategie di indirizzo su cui ha proceduto Vivaservizi, trovando prima i soldi e assegnando ora progettazione e realizzazione Questo intervento rappresenta il più significativo investimento su infrastrutture di questo tipo negli ultimi 30 anni nelle Marche”.

“È stato un percorso complesso e articolato, che ha tenuto conto delle particolarità geomorfologiche del territorio” spiega il Sindaco di Falconara Stefania Signorini “è stato fondamentale trovare una linea condivisa tra comuni, Vivaservizi e cittadinanza. Realizzare opere insieme ci dà più forza e incisività. Quello di oggi è un punto di avvio importante. Anche a confronto con una realtà simile, come quella di Rimini, possiamo vedere come siano state preferite soluzioni con un lungo percorso di realizzazione. Percorso che siamo soddisfatti di intraprendere”.

Un lungo percorso che però promette di dare significativi risultati fin da subito, premette il Direttore di Vivaservizi Moreno Clementi: “Al temine dei 5 anni necessari per la progettazione e l’assegnazione dei lavori, le tre opere varranno realizzate contemporaneamente e per tronconi funzionali, così da apportare risultati fin da subito. Non è da escludere che in questa fase vengano individuati interventi diversi o alternativi da quelli individuati finora, in tal caso verranno coinvolte amministrazioni e cittadini. Questo passo segna però l’inizio di una fase operativa, il riconoscimento di un problema a cui si iniziano a dare risposte efficaci. Gli interventi realizzati permetteranno fin da subito di abbattere significativamente frequenza e quantità degli sversamenti.

Gli sversamenti in mare, nel periodo di maggior afflusso delle spiagge (tra il 1 giugno e il 31 agosto) sono stati di 16 nel 2018, sono stati invece 9 nella stagione corrente, in seguito agli sversamenti è normale procedura il divieto di balneazione per le seguenti 48 ore da parte dell’ARPAM. Il Direttore Clementi commenta “stiamo parlando di 18 giorni su 90 per il 2018, attenuti dal fatto che essendo brutto tempo in pochi si sarebbero comunque recati al mare. I dati rilevati dall’ARPAM sull’inquinamento indicano inoltre come questo sia del tutto temporaneo e di come le acque tornino balneabili in appena 24 ore. Stiamo lavorando alla problematica già dal 2004 con risultati apprezzabili. Ora con questi nuovi interventi più massivi tutti potranno apprezzare risultati più visibili”.



Questo è un articolo pubblicato il 05-08-2019 alle 19:35 sul giornale del 06 agosto 2019 - 868 letture