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comunicato stampa

Gioco d'azzardo, M5S: "La maggioranza si rimangia tutto e dà il via libera"

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Finora eravamo convinti che la mancata approvazione di misure efficaci contro il fenomeno, ormai preoccupante nella nostra città, del gioco d’azzardo patologico fosse dovuta a un generale disinteresse di questa Amministrazione. Invece, dopo le risposte ricevute martedì scorso alla nostra interrogazione, siamo costretti a ricrederci: la Giunta è fermamente contraria all’introduzione di vincoli incisivi.

Non è bastata la lentezza impressionante con cui si sta trascinando la revisione dell’attuale regolamento comunale, già richiesta da una mozione del PD approvata nel dicembre 2014 e divenuta necessaria dopo l’entrata in vigore della legge regionale nel febbraio 2017, che prevede nuove misure quali il divieto pubblicitario, maggiori distanze delle slot dai luoghi sensibili e la possibilità di introdurre restrizioni orarie al gioco. La prima bozza è stata sottoposta agli altri sindaci dell’Ambito Sociale solo nel maggio 2018 e da quasi un anno è di nuovo tutto bloccato con il pretesto di una piccola questione interpretativa non ancora sciolta dalla Regione.

La sorpresa più amara è però arrivata dall’intenzione espressa candidamente dalla Giunta di non introdurre limitazioni orarie al gioco articolate per fasce, come sollecitato fortemente anche dalla CISL di Fano, in modo da colpire i momenti più sensibili della giornata, come la pausa pranzo o l’uscita dalle scuole o dal lavoro.

A Bergamo, il sindaco Gori (PD) sta difendendo con le unghie e con i denti i propri provvedimenti in questo senso, risultando anche vincitore davanti al TAR, affiancato dalla società civile più sensibile al tema.

A Fano invece, per giustificare una posizione incomprensibile, l’Assessore Lucarelli si è aggrappato agli studi di una psicoterapeuta che – guarda caso – sono gli stessi che vengono sbandierati dai rappresentanti della categoria degli operatori del gioco. Questi studi dimostrerebbero l’inefficacia di misure come la riduzione degli orari, ma anche dell’apposizione di distanze minime, che però l’Amministrazione intenderebbe introdurre, almeno a parole, anche perché costretta dalla legge regionale.

Nessuna volontà quindi di modificare l’attuale ordinanza, datata 2012, che regola gli orari di apertura delle sale gioco e suona come una presa in giro, prevedendo la possibilità di giocare dalle 9 del mattino fino a mezzanotte o all’una, a seconda dei casi.

L’Amministrazione fa un clamoroso dietrofront contravvenendo al Manifesto dei sindaci contro il gioco d’azzardo, che il Comune di Fano ha sottoscritto su sollecitazione della stessa maggioranza, ma anche disattendendo le raccomandazioni proposte dall’associazione Avviso Pubblico, della quale la nostra Amministrazione è socia e che in passato ha premiato il sindaco Seri per una sua presunta sensibilità nei confronti di certe rivendicazioni, rimaste ovviamente lettera morta.

Stendiamo un velo pietoso sul tema dei controlli “specifici”: negli ultimi anni si sono registrate da parte della Polizia Locale solo una segnalazione per gioco da parte dei minori e una sanzione per violazione del divieto pubblicitario, recepito con anticipo a Fano solo grazie all’impegno del Movimento 5 Stelle.

Qualche tempo fa, il Partito Democratico ebbe a dire che la lotta al gioco d’azzardo patologico è prerogativa esclusiva della maggioranza. Dalle parole ai fatti, l’evoluzione è stata penosa.

Noi non abbasseremo la guardia e auspichiamo che le associazioni, i sindacati e la società civile ci affianchino in questa battaglia.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-08-2019 alle 15:37 sul giornale del 02 agosto 2019 - 1171 letture