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comunicato stampa

Intesa Miur Regione: condivisione di strategia e azioni

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Francesco Profumo

Il MIUR e la Regione Marche, nell’ambito delle rispettive competenze, con la firma del Protocollo d’intesa, alla presenza del ministro Francesco Profumo, si impegnano ad operare congiuntamente al fine di rafforzare la capacità del sistema Paese di contribuire al rilancio dell’economia e ad una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva, in coerenza con le priorità fissate dalla strategia di Europa 2020 e secondo le opportunità che si svilupperanno nel Programma quadro di ricerca e innovazione (2014-2020) Horizon 2020, tra le quali il Partenariato europeo per l’innovazione a favore “dell’invecchiamento attivo e in buona salute” recentemente avviata dall’Unione Europea con l’iniziativa “Unione dell’Innovazione”.

Le Parti, con la finalità di attivare sinergie tra le competenze ministeriali e regionali, si impegnano inoltre ad attivare azioni di sostegno congiunto nella promozione e valorizzazione dei progetti che coinvolgono i diversi attori presenti sul territorio marchigiano, capaci di attrarre nuovi investimenti e giovani talenti, favorendo la partecipazione di soggetti pubblici e privati ad attività congiunte di ricerca industriale. A tale scopo, la Regione Marche traccerà una mappatura delle competenze del sistema ricerca e sviluppo tecnologico presenti nel territorio marchigiano individuando le eccellenze e le specializzazioni regionali. Nell’accordo infine le Parti rappresentano l’intenzione di attivare iniziative congiunte per promuovere, agevolare e sostenere attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, la creazione di alleanze tecnologiche e lo sviluppo di aggregazioni pubblico-private, inclusi distretti ad alta tecnologia. Il Protocollo ha validità 3 di anni dalla data di sottoscrizione, salvo espresso rinnovo scritto e può essere modificato d’intesa tra le Parti.

Le Parti si impegnano ad attivare le seguenti azioni ed iniziative: sviluppo progettuale di un distretto ad alta tecnologia nell’ambito della longevità attiva e della domotica per l’Ambient Assisted Living, in cui coinvolgere anche il sistema universitario regionale, con il fine ultimo di sostenere il potenziamento di competenze e tecnologie abilitanti volte al miglioramento della qualità della vita e alla eco-sostenibilità dell’abitare (con innovazioni nel campo della domotica, nanotecnologie, tecnologie per l’energia, tecnologie dell’informazione); sviluppo di conoscenze e progetti nel campo della ricerca energetica, dei nuovi materiali, delle tecnologie di frontiera (nanotecnologie e sensoristica); sviluppo di proposte e progetti innovativi per implementare nuovi ed efficaci modelli di social housing (edilizia sociale) anche attraverso la creazione di network e partenariati pubblico/privati, in modo da fornire alle fasce sociali deboli soluzioni (beni e servizi) inclusive e ad elevata accessibilità, basate sull’utilizzo di infrastrutture tecnologiche avanzate, soprattutto ICT, all’interno delle future smart cities and communities (città intelligenti che usano le nuove tecnologie e nuove per risolvere i problemi di scala urbana e metropolitana); messa a sistema degli investimenti e delle iniziative destinate al sostegno e alla valorizzazione della ricerca attraverso un utilizzo sinergico delle rispettive fonti di finanziamento, anche al fine di rendere più adeguati ed efficaci i processi di trasferimento tecnologico e di favorire un sempre maggiore collegamento ed integrazione diretta tra i principali attori del sistema, in particolare tra imprese ed Università; sperimentazione di nuove azioni per favorire investimenti innovativi e la creazione e lo sviluppo di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, con particolare riferimento agli spin off accademici, anche attraverso l’attivazione di strumenti finanziari innovativi (venture capital, seed capital, private equity, ecc.); valorizzazione e qualificazione del capitale umano dedicato alla ricerca sia attraverso il contributo alla creazione di figure specializzate (dottorandi, ricercatori, ecc.) condivise tra mondo accademico e sistema delle imprese, sia attraverso il supporto all’attuazione di processi di mobilità di ricercatori tra Università regionali e centri di ricerca internazionali sia, infine, attraverso l’attivazione di percorsi formativi ad alta specializzazione (master ed altro) focalizzati sulle tematiche citate; supporto alla costituzione di piattaforme tecnologiche, con l’obiettivo di generare un sistema che permetta di integrare, attraverso la creazione di knowledge innovation communities (Comunità di Conoscenza e Innovazione) a livello territoriale e con riferimento ad ambiti tecnologici prioritari, tutti gli attori, pubblici e privati della ricerca, allo scopo di aumentare la capacità del Sistema Paese di partecipare alla costruzione del quadro strategico della ricerca europea ed, in particolare, di intercettare le opportunità offerte dalla “partnership europea nel campo dell’invecchiamento attivo ed in buona salute”.



Francesco Profumo

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-03-2012 alle 16:58 sul giornale del 31 marzo 2012 - 1302 letture