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Prima di sbarcare al Palarossini, Laura Pausini concende un'intervista: Ancona, 'Non vedo l'ora!'

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Laura Pausini

Laura Pausini sarà al Palarossini di Ancona i prossimi 2 e 3 marzo con il suo Inedito World Tour. Ed ora ci concede un'intervista e dice: Ancona, 'Il mio ritorno in Italia, non vedo l'ora!'.

Dopo il successo di Inedito World tour e numerosi sold out a Milano e Roma Laura Pausini approderà per la tappa marchigiana al Palarossini di Ancona venerdì e sabato 2 e 3 marzo. Ci puoi dare qualche anticipazione su Ancona? Sarò in concerto per oltre un anno con oltre 100 date e in ognuna c’è qualcosa di diverso, il tour cresce di data in data, Ancona sarà emozionante spero: è il mio ritorno in Italia dopo le date sudamericane, il mio ritorno “a casa”, davanti ad un pubblico che mi ha sempre accolto con calore. Ho sempre detto che volevo fare il mio tour più bello… spero di esserci riuscita! Ho coinvolto i più grandi professionisti a livello internazionale per creare uno show fortemente made in Italy ma che nulla avesse da invidiare alle grandi produzioni che girano il mondo. Abbiamo studiato tutto nei minimi dettagli sfruttando il meglio che la tecnica poteva mettere a disposizione: dal videomapping, agli schermi ad effetti speciali unici; il tutto per accompagnare e sottolineare una scaletta che mostra i diversi aspetti delle mie canzoni: ci sono momenti rock, altri più pop, medley acustici e momenti dance. Senza dimenticare che per la prima volta sul palco con me ci sono sei splendidi ballerini con cui interagisco e rendono lo spettacolo veramente unico. L’unica cosa che non è programmata e che non desidero mai studiare è l’interpretazione, ogni notte è diversa, cambia a seconda del pubblico e dalle emozioni che riusciamo a creare insieme.

Dal 20 gennaio tutte le radio italiane tramettono "Bastava", terzo singolo estratto dal tuo nuovo album "Inedito". Grande successo con oltre un milione di copie vendute in tutto il mondo. Te lo aspettavi? E’ un disco a cui tengo tantissimo e sono contenta che sia stato accolto con tanto successo: racconta questi miei 2 anni di stop che mi hanno permesso di scrivere in maniera inedita appunto! E’ un disco che mi rappresenta e che mi racconta…arricchito di collaborazioni importanti da Ivano Fossati a Gianna Nannini e finalmente sono riuscita anche a far cantare mia sorella Silvia! sono contenta che tutte queste emozioni siano arrivate a così tanta gente, non smetto mai di stupirmi dell’affetto che ricevo…ringrazierei tutti uno a uno se potessi! Quest’anno per la prima volta ho deciso di cambiare singolo ogni 2 mesi…poteva essere un rischio perché né le radio né il pubblico sono abituati a questi cambi così veloci, ma voglio far conoscere molte canzoni del mio nuovo disco …ci saranno altri singoli fino alla fine dell’anno.

La canzone ripropone una canzone scartata San Remo Lab, ma di cui ti sei innamorata e dopo alcuni accorgimenti l'hai fatta tua, grazie anche all'autore delle musiche, Niccolò Agliardi, insieme a Massimiliano Pelan. Hai definito "Bastava" come "Una canzone molto personale", anche se non tua...in modo particolare dove ti riconosci? Che emozioni ti ha dato fin da quando l'hai sentita per la prima volta e prima di volerla interpretare facendola tua? E’ una canzone che ho sentito subito mia perché racconta di emozioni vere, di uno stato che tutti abbiamo vissuto e lo racconta con parole che mi rispecchiano totalmente, non a caso l’ho scelta come singolo e abbinata ad un video che contiene anche immagini personali mie in situazioni “inedite”.

Ritieni che questo brano, portato dalla giovane artista Eleonora Crupi, avrebbe potuto vincere, se non scartato fosse stato scartato Sanremo? Proprio come tu vinsi Sanremo giovani in quel lontano 1993? Che opinione ti sei fatta di questo Sanremo appena passato? Non smetterò mai di ripetere che a Sanremo devo tantissimo, è stato l’inizio della mia carriera e solo a parlarne rivivo l’emozione di quel momento. Purtroppo quest’anno ne ho visto poco: ero in Sudamerica in tour quindi non ho seguito con attenzione tutte le serate, ma molte delle canzoni che ho ascoltato mi sono piaciute, e poi vedere tre donne sul palco mi ha fatto gioire per le mie colleghe. Eleonora meritava di esserci e di vincere nella categoria nella quale si era presentata: i giovani. Ma questa sua partecipazione risale allo scorso anno e non all’ultimo festival.

La tua carriera artistica é iniziata da giovanissima proprio sul quel palco dell'Ariston con la canzone “La solitudine”. Quanto c'é ancora di quella giovane Laura Pausini in te, quanto sei cambiata da allora? Dopo tutto questo successo ci sono ancora sogni nascosti nel cassetto che non hai ancora realizzato? Non penso di essere cambiata: sono sempre la persona semplice di allora, legata alla mia famiglia e ai valori che mi hanno trasmesso. Credo di essere meno “ingenua” ma conservo lo stesso entusiasmo e la passione per quello che faccio e per la musica. Sono stata molto fortunata nella mia vita, ho ottenuto tantissimo, ma io volevo solo cantare, non mi interessava il successo. Speravo di riuscire a cantare ma mai avrei pensato di avere il privilegio di cantare ogni sera nel mondo in una città diversa!.

Se ti dico "La solitudine" o "Bastava", in quale delle due canzoni ti riconosci di più ora? La solitudine è una canzone a cui sono e sarò per sempre legata. Sono passati tanti anni, ma la canto sempre con emozione e ricordandomi che tutto è partito da lì. Bastava è un racconto di emozioni forse più adulte ma sincere e profonde allo stesso modo, una canzone che canto oggi perché oggi l’ho vissuta…non riesco ad avere preferenze!

Dopo una pausa significativa, nella quale pensavi di metter su famiglia e diventare mamma, invece ti sei dedicata a riprendere la tua vita familiare. Quanto tempo ed energia ti ha tolto alla vita privata il successo? Credi che questa pausa voluta sia stata utile sia dal lato affettivo che artistico? Qual'é il consiglio che dai a tutte le donne? L’ho detto fino allo sfinimento: non mi sono fermata per avere un figlio ma per fare la figlia! Dopo 18 anni consecutivi passati a girare il mondo, sentivo la reale esigenza di fermarmi per vivere “le cose di tutti i giorni”, passare del tempo con mia madre, con mia sorella e godermi i miei nipotini. La mia carriera non mi ha mai fatto pensare ad una rinuncia, ma sentivo che era arrivato il momento di occuparmi per un po’ dei miei affetti più cari. Non ho mai smesso di pensare alla musica e ho scritto un intero album in una dimensione per me INEDITA, più tranquilla e forse intima. Mi ha fatto bene stare per un periodo a riposo e credo che tutto il mio lavoro ne possa aver tratto giovamento, perché quella pausa e il contatto con le persone che amo, mi ha fatto crescere, ed essere maggiormente matura e consapevole rispetto a tutto quello che mi circonda. Alle donne non so quale consiglio potrei dare, non so neanche se posso permettermi di dare consigli, ma ascoltarsi e interpretare quello che abbiamo dentro a noi stessi è un dovere di qualunque essere umano. Donna o uomo che sia.

Tanta voglia di ripartire come artista. Conferma l’album Inedito, vero e proprio successo mondiale: personalmente come lo descrivi in poche parole? Come tutti i miei album racconta qualcosa di me, è un album sincero in cui ritrovo me stessa. Racconta i vari aspetti del mio carattere: dalla grande energia alla parte più intima, dal mio essere romantica alle mie inquietudine e le mie rabbie.

Ritornando ad Ancona, cosa ti senti di dire ai tanti fans che affolleranno il Palarossini? Non vedo l’ora di salire sul palco e farvi sentire tutta l’energia e la carica che questo spettacolo produce. Il concerto dura 2 ore e un quarto e succederà di tutto…non ho mai fatto un concerto cosi..è uno spettacolo vero e proprio e spero di farvi passare una serata diversa, speciale, vicina…E’ il mio ritorno in Italia, non vedo l’ora!



Laura Pausini

Questo è un articolo pubblicato il 29-02-2012 alle 18:25 sul giornale del 01 marzo 2012 - 3428 letture