Partito il Piedibus a Jesi, cittadini più attenti e bambini più contenti
Ma meno male che c'è Piedibus, cantavano i bambini della scuola primaria Federico Conti lo scorso giugno, in occasione della festa di fine anno scolastico e di conclusione del primo anno di esperienza Piedibus.
Un'esperienza del tutto positiva che ha coinvolto le scuole primarie dell'Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto, ma anche quelle dell'Istituto Federico II, San Francesco e Carlo Urbani. L'iniziativa prevede dei percorsi tracciati sulla strada che i bambini devono scrupolosamente seguire nel loro tragitto a piedi da casa a scuola e viceversa. Gli studenti sono accompagnati da genitori, nonni e volontari. "Un progetto che ci ha impegnati per due anni-riferisce l'Assessore ai Servizi Educativi Bruna Aguzzi-ma che ha dato i suoi frutti. Siamo spesso vittime della pigrizia dell'autotrasporto per paura della poca sicurezza sulle strade, in realtà questo pericolo è più nella testa degli adulti che altro."
Si riparte dunque quest'anno con l'iniziativa cui hanno aderito ben 234 bambini per i quali sono stati predisposti 14 percorsi con 39 fermate. I volontari impegnati nell'accompagnamento sono 21. La novità dell'anno scolastico in corso è la collaborazione dell'Oasi di Ripa Bianca che in occasione della Settimana dell'Educazione Allo Sviluppo Sostenibile, dall'8 al 14 Novembre, ha voluto dare il suo contributo a questo progetto. "Con i bambini abbiamo monitorato i percorsi che quotidianamente vengono intrapresi per recarsi a scuola-spiega David Belfiore, direttore dell'Oasi di Ripa Bianca-gli studenti hanno individuato le cattive pratiche che ostacolano i percorsi. Hanno poi realizzato dei disegni che sono stati trasportati su poster affissi nelle varie parti della città nelle vicinanze delle scuole primarie."
Un progetto in cui i bambini hanno una parte fondamentale: trasmettere le buone pratiche ai propri genitori. "Attraverso i bambini speriamo di migliorare anche i marciapiedi"scherza Mirella Mazzarini, dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo Lorenzo Lotto, che solleva un problema sentito anche da più famiglie. "La priorità è l'installazione di segnali di attraversamento bambini", specifica anche Ottavio Mazzarini, volontario che supporta il servizio di vigilanza del Piedibus.
Questo è un articolo pubblicato il 09-11-2010 alle 15:51 sul giornale del 10 novembre 2010 - 2324 letture
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