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Riforma della Giustizia, per il premier sarà pronta tra una settimana

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Silvio Berlusconi

Il premier Silvio Berlusconi presenterà la prossima settimana al Consiglio dei Ministri la riforma sulla Giustizia. Intanto la Commissione Affari costituzionali del Senato ha bocciato due emendamenti del Lodo Alfano proposti dall'opposizione: il Lodo Alfano risulterà “reiterabile” (lo scudo alle alte cariche dello stato per la sospensione del processo può essere utilizzato più volte), ma sarà anche “soggetto a portabilità” (lo scudo può essere esteso da chi oggi è Presidente del Consiglio e domani forse avrà un'altra funzione o carica all'interno dello Stato).

La legge 124 del 2008 (Lodo Alfano) è stata in passato giudicata incostituzionale poiché viola non solo l'articolo 3 della costituzione (la legge è uguale per tutti), ma anche le disposizioni della legge 138 che diciplina che il Parlamento si esprima su una legge costituzionale con due votazioni incrociate tra senato e la Camera. Mentre la prima votazione non richiede la maggioranza qualificata. La seconda votazione richiede la maggioranza assoluta o la maggioranza dei 2/3 dei componenti. Una volta superata la seconda votazione non è più possibile ricorrere ad un referendum confermativo che confermi la revisione della legge.

Contro la legge, nel 2009, l'opposizione aveva raccolto circa 850 mila firme per un referendum abrogativo che fermasse la legge ma poi il lodo venne bloccato perché giudicato incostituzionale dalla Corte Costituzionale, .

Oggi si ritorna sul caso di proporre la stessa legge, ma che questa volta modifichi la Costituzione, che preveda la sospensione di processi alle prime 4 cariche dello Stato: Presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano), presidente del Senato (Renato Schifani), presidente della Camera (Gianfranco Fini), Presidente del Consiglio dei Ministri (Silvio Berlusconi).

Il segretario del PD, Pierluigi Bersani, ha definito questa legge inaccettabile e va chiesto un Referendum confermativo prima che sia troppo tardi. “I cittadini devono capire che il Lodo Alfano qualora divenisse costituzionale sarebbe una legge fatta Ad personam ovvero per Silvio Berlusconi”.

Il presidente della Commissione del Senato , Carlo Vizzini (Pdl), ha dichiarato che lo scudo è reiterabile e soggetto a portabilità. “Il che significa – ha aggiunto – che potrà essere riutilizzato più volte e non si sa mai che il chi è oggi presidente del Consiglio, domani potrebbe arrivare al quirinale”.



Silvio Berlusconi

Questo è un articolo pubblicato il 21-10-2010 alle 22:46 sul giornale del 22 ottobre 2010 - 1199 letture