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Hanno accoltellano un connazionale per la spartizione della prostituzione, arrestati due rumeni

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Sono stati individuati e arrestati i due rumeni che nella notte tra domenica e lunedì scorso avevano accoltellato un loro connazionale durante quelle che sembrava una lite tra connazionali per futili motivi. In realtà gli investigatori hanno scoperto che la lite era scaturita per la “spartizione” del territorio per la prostituzione su strada.

Un elemento che conferma come il fenomeno della prostituzione, pesantemente tornato alla ribalta da qualche anno, è gestito da bande di stranieri, principalmente rumeni, strutturati in vere e proprie organizzazione. Sulla spiaggia di velluto si allunga l’ombra del racket della prostituzione.

I militari del Nucleo Operativo della Compagnai dei Carabinieri di Senigallia, diretti dal comandante Antonio De Santis, hanno arrestato intorno alle 20 di giovedì Mihaita Delegeanu, classe 1990, rumeno domiciliato a Montemarciano, e il connazionale Marcel Marian Lungu, domiciliato a Bologna, classe 1988. Il primo è ritenuto l’esecutore materiale dell’accoltellamento e per questo è accusato di tentato omicidio e porto abusivo di armi da taglio mentre il secondo è considerato complice e quindi accusato di concorso in tentato omicidio. In particolare i due arrestati, una settimana fa, muniti di un grosso coltello, a bordo di una Volkswagen polo avevano raggiunto un connazionale (un altro era riuscito a scappare) anche lui sceso poco prima da una vettura in via Podesti. Qui la vittima è stata colpita al torace riportando una profonda ferita ed è ancora ricoverato in ospedale.

Dopo l’aggressione, Delegeanu avrebbe continuato ad inseguire la vittima che cercava di scappare risalendo in auto. Con i due arresti si conclude la fase preliminare di attività investigativa posta in essere dai Carabinieri di Senigallia e coordinata dal sostituto procuratore di Ancona Rosario Lionillo che ha dato esecuzione al decreto di fermo per i due. Le indagini, sviluppate attraverso riconoscimenti fotografici e perquisizioni domiciliari a Montemarciano e Bologna, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due rumeni poi arrestati. Lo stesso Lungu è stato arrestato dai Militari proprio nel capoluogo emiliano.





Questo è un articolo pubblicato il 24-07-2015 alle 23:55 sul giornale del 25 luglio 2015 - 1258 letture