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Barcone di migranti affonda nel canale di Sicilia, oltre 700 morti

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Un peschereccio carico di migranti si è rovesciato nella notte tra sabato e domenica nel canale di Sicilia, circa cento chilometri a nord delle coste libiche.

Centinaia i dispersi: secondo le testimonianze dei pochi sopravvissuti, 28 finora, a bordo del barcone c'erano oltre 700 persone. Se le cifre venissero confermate, si tratterebbe della peggior tragedia di migranti di sempre, quasi il doppio delle 366 vittime del barcone naufragato a pochi chilometri da Lampedusa nell’ottobre 2013. Secondo la Guardia Costiera italiana l’incidente è avvenuto a circa cento chilometri a nord della Libia e a duecento chilometri a sud di Lampedusa.

La nave, un peschereccio di 20 metri, ha inviato una richiesta di soccorso attorno alla mezzanotte. La prima nave ad arrivare sul posto è stata un mercantile portoghese. molti dei migranti a bordo si sono spostati su un lato dell’imbarcazione, causandone il capovolgimento.Vedendo il mercantile avvicinarsi, molti dei migranti si sono spostati su un lato dell’imbarcazione, provocandone il capovolgimento. Sul luogo del naufragio sono impegnate nei soccorsi almeno 17 navi, tra unità della guardia costiera, della marina italiana e maltese, mercantili, pescherecci e imbarcazioni assegnate all’operazione Triton.

Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), nei primi quattro mesi del 2015 sono già morti nelle acque tra Libia e Italia circa 900 migranti. Se le cifre del naufragio di domenica notte venissero confermate, il numero salirebbe a 1.600. Nello stesso periodo dello scorso anno le vittime furono 96. Il notevole aumento delle morti è dovuto almeno in parte alla fine di Mare Nostrum, l'operazione militare italiana di soccorso in mare terminata alla fine del 2014 e sostituita dall'operazione europea di controllo dei confini Triton.



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Questo è un articolo pubblicato il 19-04-2015 alle 16:03 sul giornale del 20 aprile 2015 - 2054 letture