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comunicato stampa

Chiaravalle: area Fintecna, prosegue il confronto in un convegno

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da Gianluca Fenucci


Quell’area tra l’abbazia e viale Montessori, tra piazza Garibaldi e il mercato cittadino è ricca di storia e di tanti ricordi per i chiaravallesi.


Lì giocava la Biagio Nazzaro dell’epico bomber Bini perché lì c’era il primo vero campo sportivo della città. Lì tanta gente ha giocato a tennis o a bocce, si è gustata la visione dei film del cinema all’aperto di fortunate stagioni estive o ha apprezzato la superba arte culinaria del mitico e pazzoide Zerola di Spazio Verde e poi di Claudio Luciani del rinomato ristorante Area 50.

Quella zona, denominata ex Fintecna dalla società che ne era proprietaria, è ora un’area in forte degrado dove la vegetazione cresce incolta e dove, probabilmente, presente più di un pericolo ambientale visto che il vecchio e fatiscente bocciodromo ha una copertura parziale in eternit. Da lustri è così: il vecchio campo da tennis non esiste più, i muri del ristorante sono incrostati, lo schermo del cinema all’aperto è un lontano e triste ricordo.

La società Servizi srl, che è ora proprietaria dell’area, vorrebbe ristrutturarla e renderla di nuovo fruibile, edificando nello spazio un supermercato di 900 mq con annesso magazzino di 600 mq e vari spazi verdi. Sembrava un’idea efficace che avrebbe portato a recuperare una zona abbandonata del centro storico. Nessuno però, ora, sembra pensarla così.

Martedi scorso, nel corso di un incontro pubblico promosso da Forza Italia e Nuovo Centro Destra, è sembrato di capire che tutti gli schieramenti sono contrari alla soluzione prospettata dalla Servizi srl. Da Stefano Damadei del centro studi Einaudi, all’avv. Ennio Mencarelli, a Giuliano Brandoni, ex consigliere regionale, provinciale, comunale di Rifondazione Comunista, a Gianni Aquili ex assessore comunale, a D’Ascanio di FI e De Vecchis del Ncd, tutti si sono detti contrari alla “cementificazione dell’area”. Mencarelli ha ricordato che esistono vincoli e contratti ed ha sollecitato un’attenta revisione dei documenti che hanno portato alla cessione dell’area alla Servizi srl.

Era presente l’ex sindaco Daniela Montali, più volte criticata come capo dell’amministrazione precedente che aveva firmato la delibera di passaggio della zona alla Servizi srl, ma non è intervenuta mentre il sindaco Damiano Costantini ha spiegato che si attende il parere della Soprintendenza ai beni architettonici e che comunque il Piano Particolareggiato per il Centro Storico prevede anche insediamenti commerciali ed edificazioni chiaramente rispettosi dei vincoli volumetrici.

Nessuno però ha avanzato proposte alternative e la domanda sorge spontanea: i chiaravallesi dovranno attendere altri 30 anni per vedere recuperata un’area così importante del centro storico?



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-12-2014 alle 18:31 sul giornale del 05 dicembre 2014 - 1278 letture