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Museo di Federico II, l'entusiasmo dei fautori del progetto. Un autobus dedicato allo Stupor Mundi

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di Cristina Carnevali
redazione@viverejesi.it


Il 1 luglio aprirà le porte il Museo multimediale dedicato allo Stupor Mundi. I soggetti privati e pubblici che hanno reso possibile la realizzazione dell'opera hanno raccontato particolari interessanti del percorso fatto insieme per esaltare Federico II nella città che gli ha dato i natali.

Perché un intervento di grande portata su Federico II? "Ho voluto questo museo perche amo questa città - così Gennaro Pieralisi, presidente della Fondazione Federico II Stupor Mundi - ma occorreva vitalizzarla, dare un impulso nuovo. Perciò perché non farlo attraverso la narrazione di un personaggio come Federico II, legato a Jesi città che gli ha dato i natali".

Un personaggio importante per ciò che ha fatto e per ciò che negli anni ha prodotto, per esempio "la diplomazia, che se ben utilizzata porta più risultati dello scontro armato. Un messaggio mai più attuale.. ".
Fare un museo di Federico II non è stato facile, "ci sono pochi pezzi e quasi tutti a Palermo - ha spiegato l'ing. Pieralisi - perciò il Museo è un percorso che racconta la sua storia".

Il Museo è stato realizzato grazie al contributo della famiglia Pieralisi, con il contributo di Fondazione Marche in collaborazione con Comune di Jesi, Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, Fondazione Federico II Hohenstaufen, Fondazione Pergolesi Spontini e Regione Marche.

Durante la conferenza di lunedì il presidente della fondazione Pergolesi Spontini ci ha tenuto a dire grazie in primis all'ing. Pieralisi che è già stato disponibile per altri progetti legati alla fondazione ed alla cultura della città. 'Un bel percorso insieme fino alla realizzazione di un'opera che coinvolge il visitatore in più livelli culturali". Graziosi ha ringraziato anche il sindaco Bacci che "con la sua amministrazione e l'assessore alla cultura Burini ha accelerato la concretizzazione del progetto".

Si parla di cifre, soldi provenienti dalle tasche di Pieralisi e dalla Fondazione Marche, rappresentata da Pesaresi. "Sono soldi provenienti dal territorio e spesi per la maggior parte sul territorio..anche l'azienda che ha vinto il bando ha avuto la precisa indicazione di realizzare un museo a km zero". Scene e costumi sono stati realizzati nei laboratori della fondazione Pergolesi anche con l'avvio di progetti che hanno coinvolto persone formate qui e studenti dell' istituto d'arte Mannucci.

Saranno attivate scontistiche per l'accesso a tutti i musei cittadini. "Jesi vanta una storia fatta di importanti personaggi e sarà attivata una rete di musei e tappe interessanti a disposizione dei turisti", ha concluso Graziosi.

Ma c'è una originale novità raccontata dall'amministratore delegato di Esitur, Daniele Crognaletti: 'Sono contento di aver scommesso su questo progetto ..dopo i nostri campioni della scherma oggi anche l'imperatore viaggerà per tutto il territorio grazie ad un nuovo autobus a lui dedicato. Sono soddisfatto della grande collaborazione che si è creata tra tutti noi". Turismo sportivo, enogastronomico e quello legato alla figura di Federico II sono secondo Crognaletti le leve del nostro territorio su cui occorre puntare. "Verranno a visitare il Museo ben otto operatori tedeschi e anche giornalisti", informa Crognaletti.

È intervenuto anche l'on. Lodolini per i complimenti alla città per aver realizzato un'opera così importante.

"Pieralisi è un uomo appassionato della città, critico ma sempre costruttivo - ha concluso la conferenza il sindaco Bacci, appena riconfermato - il suo contributo non è solo materiale e gli siamo moto grati. Allo stesso modo ringraziamo la Fondazione Marche per l'investimento importante. La sfida vera è dare un forte impulso culturale alla città e il Museo ci offre una grande opportunità per migliorare l'accoglienza del turismo culturale cittadino".

Il museo di Federico II aprirà sabato 1 luglio nella piazza a lui dedicata, all'interno di Palazzo Ghislieri.



Questo è un articolo pubblicato il 26-06-2017 alle 22:14 sul giornale del 27 giugno 2017 - 2184 letture