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Editoriale

Visita "urgente" per otorinolaringoiatria? Un solo posto in tutta la regione. Vergogna sanità

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Diventa sempre più scandalosa la situazione di otorinolaringoiatria. E ora si scopre che l'assenza di prestazioni ospedaliere non riguarda solo Senigallia e l'area vasta 2 ma tutta la Regione.

L'occasione per una inchiesta ci arriva dalla segnalazione di una lettrice che non è riescita a prenotare una visita "a breve" (quella cioè richiesta con un certo grado di urgenza secondo la prescrizione del medico curante) perchè il Cup unico regionale "non trova visite prenotabili" entro i 15 giorni. L'impegnativa con la prescrizione a breve infatte impone l'erogazione della visita specialistica entro 15 giorni. Decidiamo dunque di verificare la situazione. E ritentiamo la prenotazione.

Alla prima chiamata, l'operatrice del Cup assegna una visita, tra circa 12 giorni, a Morciano di Romagna. Addirittura fuori regione. Restiamo attoniti. In realtà, da successive verifiche, scopriamo che l'operatrice ha "suggerito" la visita presso una struttura convenzionata con l'ospedale, ma senza specificare la cosa alla paziente. Seconda telefonata. La nuova operatrice stavolta informa che c'è solo un posto libero, entro 15 giorni, ma ad Ascoli Piceno. Per il resto niente. "Non è possibile prenotare nessuna visita dall'otorinolaringoiatra nè con la prescrizione a breve nè con quella in differita". In alternativa, con una impegnativa "standard", ossia senza "fretta", il primo posto disponibile in area vasta, ad Arcevia, è per luglio. Ovviamente, la stessa prestazione, in ospedale a Senigallia, pagando, è disponibile in tre giorni. Stendiamo un velo pietoso.

Sulla questione dell'intramoenia, ossia delle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell'ospedale stesso a fronte del pagamento, rinviamo ad un prossimo articolo. Per ora restiamo sulla questione di otorilaringoiatria. Ad oggi sapevamo che il "problema" era dell'ospedale di Senigallia, a causa di una carenza di medici. In realtà si scopre che il problema ha dimensioni ben più vaste e che per altro persiste da tempo senza la preoccupazione dei vertici Asur.



Questo è un editoriale pubblicato il 14-04-2017 alle 16:30 sul giornale del 15 aprile 2017 - 2526 letture