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Terremoto: trema anche ad Ancona. Oltre 200 le vittime. 8 feriti arrivati a Torrette. Immagini e video degli interventi

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E' stato avvertito intensamente nella notte il terremoto che ha avuto come epicentro Rieti di magnitudo 6.0. La terra ha tremato anche ad Ancona. Sale il numero delle vittime. Un bilancio di Oltre 200 vittime accertate e altrettanti feriti. La protezione civile invita i volontari e i cittadini ad non intervenire autonomamente. Bandiere a mezz'asta in ricordo delle vittime. Le immagini e i video degli interventi (Clicca sulle immagini sotto per ingrandire ndr)

E' stata una forte e ripetuta scossa quella che nella notte alle ore 3.36 locali ha sorpreso Rieti, epicentro del terremoto di magnitudo 6.0 e con una profondità di 4 km. Ad essere svegliata anche la città di Ancona e non solo: avvertita distintamente oltre che nel Lazio anche nelle Marche ed in Umbria. Numerose le chiamate da parte dei residenti ai vigili del Fuoco in tutte e tre le Regioni.

Altre scosse seppur di più lieve entità, 3.8 e 3.2 di magnitudo, sono state registrate succesivamente tra 4.32 e 4.33 circa ad una profondità maggiore di 10 km. L'Epicentro è stato sempre Rieti nel Lazio. Si segnalano danni agli edifici della zona di Ascoli Piceno. Alle 4:33 una nuova scossa con epicentro Perugia, di magnitudo 5.4, è stata avvertita distintamente.

Aggiornamenti della tarda mattina del 24 agosto. Una nuova scossa di magnitudo 2.9 è stata avvertita alle ore 10:02:55 con una profondità di 7 km in zona Ascoli Piceno. Un bilancio ancora in crescita sui danni e morti a causa del sisma. Si parlerebbe approssimativamente di 63 morti e di un centinaio di feriti a livello nazionale, ma si cerca ancora tra le macerie. Amatrice, Arquata e Pescara del Tronto pressochè distrutte. Tre le scosse più intense: la prima, la più forte, di magnitudo 6.0.

Ed intanto stando agli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia non si escludono nuove scosse paragonabili alla prima. Boldrini, Ceriscioli e Mastrovincenzo in visita prima ad Arquata del Tronto, uno dei centri più colpiti dal sisma, e poi Pescara del Tronto. Boldrini: "Non sappiamo quante persone sono sotto le macerie". "Dobbiamo stare vicino a queste persone". Mentre il presidente della Regione Marche Ceriscioli afferma che "il piano di emergenza e soccorso e' pienamente attivo" e che è in stretto contatto con con Palazzo Chigi e il sottosegretario Claudio De Vincenti e il direttore del Dipartimento di Protezione civile Curcio. “Una scena surreale e terribile. – ha detto Mastrovincenzo – Ho visto la sofferenza e il dolore delle persone che hanno perso la propria casa e i propri famigliari. Ringrazio le donne e gli uomini della Protezione civile, i Vigili del fuoco, i volontari, e tutte le forze armate per l’impegno che stanno prodigando nei soccorsi."

La Protezione Civile Regionale delle Marche si è da subito mobilitata per coordinare le operazioni di intervento sul territorio. Il sistema del volontariato della Regione Marche è già stato mobilitato e le attivazioni sono gestite dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione Civile Regionale. La Protezione civile invita VOLONTARI E CITTADINI NON RESIDENTI A NON INTERVENIRE AUTONOMAMENTE con i soccorsi non essendo dotati di dispositivi di protezione individuale e formazione adeguati. In generale, di non recarsi nelle zone colpite se non con attivazione regionale per non intralciare i soccorsi.

Ultimi aggiornamenti. A seguito della serie sismica in corso da questa notte al confine tra Marche e Lazio, con Arquata del Tronto e la frazione di Pescara del Tronto tra i centri più colpiti nel territorio marchigiano, la Protezione civile regionale si è da subito mobilitata per coordinare le operazioni di intervento. Il sistema del volontariato è stato allertato e le attivazioni sono gestite esclusivamente dalla Sala operativa unificata permanente della Protezione civile regionale. Molti i crolli registrati, con un pesante bilancio, per ora provvisorio, di 20 decessi (bilancio poi salito ndr) e numerosi feriti. Il piano di emergenza e soccorso è pienamente attivo in tutti i comuni interessati.Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, giunto in mattinata ad Arquata e Pescara del Tronto in elicottero, con l’assessore Angelo Sciapichetti e il responsabile della Protezione civile, Cesare Spuri - presente sul posto anche l’ascolana vicepresidente Anna Casini - è in contatto costante con Palazzo Chigi, il sottosegretario Claudio De Vincenti e il direttore del Dipartimento di Protezione civile, Fabrizio Curcio. La priorità è ora quella di ricercare superstiti tra le macerie.

La gestione dell’emergenza sanitaria. Fra le misure già approntate, il trasferimento di quaranta degenti dell'ospedale di Amandola (Fm), terremotato, sia nel nosocomio sia presso l'Inrca di Fermo. Trasferiti anche 25 ospiti della Casa di riposo di Castel Sant'Angelo sul Nera in strutture limitrofe. Posti medici avanzati sono stati attivati ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto (Ap) e sono state attivate sale di rianimazione negli ospedali, con l'estensione oraria del servizio di eliambulanza e la mobilitazione delle ambulanze dell'Anpas. Otto feriti sono arrivati in elicottero all’ospedale di Torrette di Ancona, sei sono marchigiani e due di Amatrice. All’Ospedale di Ascoli Piceno – dove sono composte le 20 salme - sono pervenuti oltre 80 feriti. E’ in attivazione un servizio con psichiatri e psicologi per assistenza specifica. Attivato un sistema di emergenza c.d. “a cerchi” in caso di intasamento dell’ospedale di Ascoli Piceno, spostando eventuali pazienti su San Benedetto (Ap) in prima istanza (al momento solo alcuni codici bianchi) e, successivamente, su Civitanova Marche (Mc), già allertata. Due eliambulanze continuano le operazioni per il trasporto dei feriti dalla sede di Borgo di Arquata e da Pescara del Tronto. Dei degenti dell’Ospedale di Amandola, 19 pazienti sono stati trasferiti all’ospedale di Fermo e 20 in RSA, mentre si sta completando il trasferimento all’Inrca di Fermo. Predisposti i trasferimenti dei 25 degenti della casa di riposo di Castel Sant’Angelo sul Nera in strutture limitrofe nella provincia di Macerata: 10 a Recanati, 6 a Treia, uno a Tolentino, 2 a Pieve Torina, gli altri in via di definizione. I 16 degenti, insediati nell’ala con problemi strutturali della Rsa di Mogliano (Mc) sono stati evacuati senza ulteriori criticità. Temporaneamente inagibile la Comunità terapeutica dipendenze patologiche di Montottone (Fm), i 15 ospiti sono in fase di ricollocazione.

Uomini e mezzi operativi Oltre alla Protezione civile regionale, attiva nell’immediato con 50 operatori del Dipartimento della Regione Marche e con tende per garantire 180 posti, diverse le forze in campo par fronteggiare l’emergenza. L’Arma dei Carabinieri sta dando il suo contributo con tutto il Comando provinciale di Ascoli Piceno con oltre 200 uomini, attraverso i servizi di ricerca dispersi e antisciacallaggio. Sono in arrivo rinforzi da tutte le altre province ed è stato allestito un modulo abitativo ad Arquata per sostituire la locale caserma ormai inagibile. I carabinieri si occupano anche dell’identificazione delle salme, del loro trasferimento all'obitorio e restituzione ai familiari. In attività anche quaranta militari del reparto Soccorso dell’Undicesimo Battaglione Puglia di Bari, organizzati con tende e cucine da campo per sostenere logisticamente i militari di rinforzo che arriveranno, oltre che la popolazione. Operative quarantatré unità di tutti i Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco, con quattro unità cinofile, un’autoscala, quattro mezzi speciali e duecento volontari. Sono in attività anche venti volontari della Croce Rossa, sei ambulanze, cinque sale operative, sempre della Croce Rossa. Il Corpo Forestale dello Stato - i Forestali della stazione di Monte Gallo sono stati i primi ad arrivare a Pescara del Tronto - sta operando con quaranta unità a Pescara del Tronto e altrettante su gli altri territori interessati. Tutte le unità (circa quaranta) di intervento sia di soccorso alpino che speleologico operano prevalentemente nella zona di Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, Capodacqua, Castel Santangelo sul Nera, Amandola. E’ operativa un’unità cinofila da macerie e una da superficie. Le verifiche di agibilità degli edifici lesionati sono effettuate da squadre di tecnici abilitati secondo le procedure stabilite a livello nazionale. Tutta la documentazione deve essere inviata, attraverso i sindaci, alla Regione che poi attiverà le squadre. Cgil, Cisl e Uil regionali hanno scritto al presidente Luca Ceriscioli per mettere a disposizione le proprie sedi e personale per ogni evenienza. Molti cittadini si rendono disponibili nell’offrire beni di prima necessità ma allo stato attuale le strutture operative stanno gestendo le attività di soccorso con il recupero di feriti e deceduti. Si è provveduto alla chiusura della via Salaria al traffico ordinario, per permettere il transito dei mezzi di soccorso.

Per le emergenze la Protezione civile regionale può essere contattata al numero 840 001111.

Rinviata anche la visita in Regione del Capo dipartimento Protezione Civile nazionale Fabrizio Curcio che era atteso giovedì. Un impegno già programmato per l'Ing. Curcio, quello del 25 agosto presso la sede della Regione Marche e ora rinviato a data da destinarsi.

Bandiere a mezz'asta a palazzo delle Marche, così come in prefettura di Ancona. Il Presidente del Consiglio regionale delle Marche, Antonio Mastrovincenzo, ha dato disposizione affinché le bandiere di Palazzo delle Marche siano messe a mezz’asta. “Questo è un momento di grande dolore per tutto il Paese e per i marchigiani in particolare. – Ha detto il Presidente - Il Consiglio regionale si stringe a quanti hanno perso i propri cari nel sisma che ha colpito le Marche e il Lazio e in segno di lutto le bandiere del Palazzo dell’Assemblea legislativa saranno a mezz’asta per rendere omaggio alle vittime di questa tragedia.”

Ancora sui luoghi colpiti dal sisma, il pensiero di Luca Ceriscioli va alle vittime e ai familiari. E i ringraziamenti ai tanti impegnati negli aiuti alla popolazione.“Da questa mattina sono sui luoghi colpiti dal terremoto di questa notte. Uno scenario apocalittico che ha aperto una ferita profonda per la nostra regione, difficile da rimarginare.” E’ il pensiero che il presidente della Regione, Luca Ceriscioli ha pubblicato sulla sua pagina Facebook al termine di una giornata molto impegnativa.

Il primo pensiero – prosegue Luca Ceriscioli - va alle vittime e ai loro familiari. Un sentimento di profondo dolore e cordoglio per chi ha perso la vita. Un ringraziamento alla macchina dei soccorsi che si è attivata immediatamente, a tutte le persone che in questo momento stanno continuando a scavare tra le macerie e a chi sta lavorando per dare aiuto ai cittadini e alle cittadine di Arquata del Tronto, Pescara del Tronto, delle altre frazioni sconvolte dal terremoto. Grazie anche a tutte le istituzioni, governo, regioni e i tanti amministratori che ci hanno subito dato la disponibilità di aiuti e supporto. Atti che ci hanno aiutato, in queste ore, a non sentirci soli. Non sappiamo ancora precisamente quante persone siano state sorprese dal sisma mentre dormivano e il numero esatto dei dispersi. La zona era infatti popolata da tanti turisti e famiglie originarie del luogo che trascorrevano le vacanze. Ora si tratta di dare alloggio ai tanti sfollati, di curare i feriti, mettere in sicurezza gli edifici pericolanti. Solo dopo sarà possibile fare una ricognizione dettagliata dei danni che riguardano le abitazioni civili ma anche le chiese, i monumenti della nostra montagna. Un'operazione, quest'ultima, che avverrà in tutte le province che sono state raggiunte dal sisma. Ho deciso di pubblicare il video realizzato dall'elicottero questa mattina – conclude il Presidente - per mostrare come questo evento abbia sconvolto uno dei luoghi più suggestivi delle Marche. Continueremo a lavorare perché questa terra torni a vivere."



... sala operativa Ascoli, il responsabile Ferretti


Questo è un articolo pubblicato il 24-08-2016 alle 04:04 sul giornale del 25 agosto 2016 - 5591 letture