x

SEI IN > VIVERE JESI > ATTUALITA'
comunicato stampa

Chiaravalle: il commosso saluto a Franco Favilla

2' di lettura
3858

da Gianluca Fenucci


Franco Favilla vola libero e, forse, felice al di la dei compleanni, nel per sempre. Come il gabbiano Jonathan Livingstone.

L’atmosfera che si respirava allo Spazio Rosso in via Toti, l’ex circolo Caccia e Pesca, luogo simbolo del proletariato chiaravallese, tornato a vivere grazie all’impegno di diversi amici e “compagni”, era quella, serena, di un “arrivederci”.

Così, in un modo semplice eppure bellissimo, pieno di pathos e di malinconia ma anche di spontanea partecipazione e, perché no, di sorrisi e goliardia, gli amici di sempre, i “compagni” di una vita politica intensa, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Franco Favilla morto a 56 anni all’ospedale di Fano dopo due anni vissuti lottando contro un male che non gli ha lasciato scampo.

L’urna con le sue ceneri è stata accolta dagli applausi degli amici in un tripudio di rosso ma anche del verde delle piante che ingentilivano lo Spazio Rosso. Fiori rossi, drappi scarlatti, una bandiera di Democrazia Proletaria, una bandana della Fiom Cgil, tanone foto di Franco campeggiavano nel locale e poi il poster, poetico, del circolo Karl Marx di Jesi, che recitava il Ricordo di Chico dei Nomadi, “non si uccide la vita, la memoria resta: così un albero cadendo ha sparso i suoi semi e in ogni angolo del mondo nasceranno foreste”.

Sul volto della moglie Sara, dei figli più grandi, Andrea e Luca, il dolore per la perdita ma anche la serenità di chi sa di avere avuto accanto un uomo speciale e buono che ha vissuto un’esistenza intensa e vera, lottando con passione per le idee in cui credeva. “Con Franco – dice Cristiano Cecchini – potevi parlare di tutto tranne che di calcio”. “Era tifoso del Milan ma da quando presidente era Berlusconi aveva scelto la…Lucchese – chiosa con un aneddoto la moglie Sara – perché aveva la maglia rossonera come il Milan ma senza…quel diavolo!”.

Chi lo conosceva lo amava e lo piange. Il motivo è scritto nel libro delle firme. “Caro Franco, eri soprattutto un uomo buono”



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-01-2014 alle 18:57 sul giornale del 13 gennaio 2014 - 3858 letture