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comunicato stampa

Gestione dei rifiuti: Paradisi, 'Applicare una tariffazione puntuale'

7' di lettura
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da Roberto Paradisi
Coordinamento Civico
librobianco-senigallia.blogspot.it

 


roberto paradisi

Di seguito un ordine del giorno che verrà discusso nel prossimo Consiglio comunale basato su una condivisibile e puntuale proposta sulla gestione dei rifiuti presentata al sindaco (ma non presa in considerazione) da oltre 120 cittadini senigalliesi su istanza del locale Movimento Cinque Stelle. Condividendo lo spirito e i contenuti della proposta (concreta e intelligente) mi sono fatto carico di portarla all'attenzione del Consiglio comunale.

Il Consiglio Comunale

PREMESSO CHE

- Oltre centoventi cittadini, su proposta del locale “Movimento Cinque Stelle”, hanno presentato al sindaco, in data 29.11.2013, a norma dell’art. 63 dello Statuto comunale una proposta di indirizzo in riferimento alla oculata gestione dei rifiuti urbani;
- Ad oggi, l’Amministrazione comunale non ha fornito riscontro a detta istanza;
- L’atto di indirizzo non presenta alcun approccio di natura ideologica, ma prospetta soluzioni chiare, concrete ed efficienti rispetto ad una problematica che rischia di diventare la piaga urbana dei prossimi anni. Inoltre contiene una proposta finalizzata ad abbattere i costi per i cittadini in relazione all’imposta sui rifiuti basata sulla cosiddetta “tariffazione puntuale”;
- Detto atto di indirizzo è pienamente condivisibile in tutti i contenuti e merita di essere discusso in seno al Consiglio Comunale;
- Si ritiene pertanto di proporre al Consiglio Comunale l’approvazione del seguente odg:


CONSIDERATO CHE


- in natura il concetto di rifiuto non esiste, in quanto tutto ciò che termina il proprio ciclo di vita naturale viene assorbito dall’ambiente e rimesso in circolo;
- l’Unione Europea, con la Direttiva 2008/98/CE, ha proposto un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclo e definendo anche le misure di prevenzione da adottare prima che una sostanza, un materiale o un prodotto diventino un rifiuto;
- per ottemperare alla citata Direttiva e favorire il recupero e il riciclo dei rifiuti, erano stati prefissati degli step di percentuali minime di raccolta differenziata da raggiungere, dove i Comuni che non la raggiungono pagano una penale consistente in una maggiorazione del costo dello smaltimento a discarica, che viene poi incluso nelle tariffe addebitate ai contribuenti;
- il Comune di Senigallia ha deliberato, con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 59 del 18/07/2013, tra gli obiettivi che si intendono perseguire, l’ulteriore sviluppo di sistemi di tariffazione premiante la raccolta differenziata mediante l’attuazione della tariffazione puntuale;
- con decreto direttoriale del 7 ottobre 2013, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha adottato il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti, come previsto dalla Direttiva 2008/98/CE, che contiene, tra l’altro, l’obiettivo di definire la cornice della nuova tassa sui rifiuti prevista nella “service tax” e consentire l’applicazione di tariffe puntuali, ispirate al principio comunitario “chi inquina paga”, che i Comuni potranno scegliere in sostituzione della tassa attualmente applicata;
- nei Comuni dove è stato avviato un percorso per la raccolta dei rifiuti “porta a porta spinto” si sono ottenuti notevoli incrementi delle percentuali di raccolta differenziata;
- per incentivare i cittadini a raggiungere risultati eccellenti nella differenziazione dei rifiuti è necessario applicare una tariffazione puntuale, basata sul criterio “chi produce meno rifiuti e fa meglio la raccolta differenziata paga di meno”, con la quale molti Comuni hanno superato in pochi mesi le percentuali minime imposte dalla Direttiva comunitaria;


CONSIDERATO INOLTRE CHE

- una corretta gestione del ciclo dei rifiuti porta alla conclusione che i rifiuti, concepiti come “materia prima secondaria”, possono non rappresentare più un problema e pertanto perseguire l’obiettivo “rifiuti zero” che, per quanto riguarda i rifiuti solidi urbani, non faccia ricorso a discariche o a incenerimento ma persegua il riciclo totale;
- ai fini della ottimizzazione di un ciclo di rifiuti volto al riciclo spinto e recupero della materia prima secondaria, sia opportuno realizzare uno o più impianti a valenza provinciale per la selezione ed il trattamento della frazione secca dei rifiuti solidi urbani provenienti dalla raccolta differenziata, finalizzati alla valorizzazione e al riciclo totale dei materiali selezionati, compresa la produzione di materiali inerti per l’edilizia e materia prima secondaria per l’industria manifatturiera. Tale scelta consentirebbe di:
a) ottenere proventi dalla vendita dei materiali selezionati dai consorzi di riciclo;
b) ottenere proventi dalla vendita agli operatori economici dei materiali inerti prodotti;
c) ottenere proventi dalla vendita di materia prima secondaria alle industrie manifatturiere;
d) ottenere vantaggi in termini occupazionali, sia nella fase di trattamento della materia prima secondaria, sia per le nuove attività produttive che potranno sorgere per l’utilizzo di materiale da riciclo;
e) ottenere consistenti vantaggi per l’eliminazione dei costi di smaltimento rifiuti in discarica o a incenerimento;
f) ottenere consistenti vantaggi economici ed ambientali per la riduzione del trasporto dei rifiuti verso le discariche o gli inceneritori;
g) abbattere considerevolmente il costo della materia prima per le aziende, fornendo materia prima secondaria di qualità a prezzi ridotti, favorendo anche, in tal modo, azioni di sostegno allo sviluppo economico della nostra realtà locale;

RITENUTO CHE

- i suddetti vantaggi economici consentirebbero la riduzione delle attuali tariffe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con evidenti benefici economici per i cittadini;

Premesso tutto ciò,

IL CONSIGLIO COMUNALE

- impegna l’Amministrazione, per quanto di competenza, ad introdurre sistemi premianti e/o di agevolazione nelle tariffe comunali, per quei soggetti che adottino pratiche per la prevenzione e riduzione dei rifiuti all’origine quali, ad esempio, vendita di merci sfuse o con imballaggi biodegradabili;

- impegna altresì l’Amministrazione, per quanto di competenza. ad introdurre ed utilizzare criteri di tariffazione puntuale, ovvero basati sul criterio “chi produce meno rifiuti e fa meglio la raccolta differenziata paga di meno”, per il servizio della gestione e raccolta rifiuti sul territorio comunale;

- impegna il Sindaco e la Giunta a intervenire presso l’ ATA cui compete la pianificazione e la gestione del servizio e tutti gli altri organi competenti affinché vengano realizzati uno o più impianti di selezione, trattamento, riciclo e valorizzazione della frazione secca dei rifiuti in questione;

- esprime l’indirizzo che l’impianto o gli impianti da realizzare per il trattamento dei rifiuti secchi utilizzino le migliori tecnologie e tecniche, sia per la valorizzazione dei rifiuti differenziati sia per il trattamento del secco residuo, con l’obiettivo di ottenere il riciclo totale dei rifiuti ed il recupero totale della materia prima secondaria, escludendo la produzione di CDR, CSS, o di qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione;

- esprime la disponibilità a individuare anche nel territorio del Comune di SENIGALLIA (AN) una eventuale area per l’insediamento di un impianto di selezione e trattamento, in grado di recuperare interamente la materia prima secondaria, come già realizzato in altre realtà in Italia;

- dà mandato ai propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione di Cir33 (se non già sostituito dall’ATA) o degli organismi giuridici che subentreranno ai Consorzi attualmente attivi, nonché dentro l’ATA, nel caso venga indetta una gara per individuare il socio privato per mantenere l’affidamento “in-house”, di specificare tra i requisiti che in nessun caso si potrà disporre della frazione secca dei rifiuti per produrre CDR, CSS, o qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione e che il socio privato dovrà dimostrare di avere esperienza nel settore del riciclo totale dei rifiuti con tecniche non inquinanti o ritenute nocive alla salute;

- dà mandato ai propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione del Cir33 (se non già sostituito dall’ATA), ovvero impegna il Sindaco e la Giunta ad intervenire presso la Provincia e presso l’ATA affinché l’eventuale prossimo bando di gara per l’assegnazione del servizio della raccolta e della gestione dei rifiuti del Comune di SENIGALLIA preveda, tra i suoi requisiti, l’obbligo di trattare i rifiuti secchi nell’impianto o negli impianti che verranno realizzati, con l’obiettivo di ridurre al minimo il conferimento a discarica, secondo le direttive europee e nazionali che prevedono il recupero della materia, e non contempli in nessun caso la possibilità di produrre CDR o CSS destinato ad incenerimento o combustione, anche se per impianti ubicati in altre Provincie o Regioni;

- impegna il Sindaco e la Giunta ad includere nella relazione previsionale programmatica gli indirizzi contenuti nel presente atto.



roberto paradisi

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-12-2013 alle 15:24 sul giornale del 13 dicembre 2013 - 1383 letture