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Abolizione dell'Imu: Mangialardi, 'Il Governo deve restituire fino all'ultimo centesimo'

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Maurizio Mangialardi

Il Governo inguaia il bilancio comunale. La decisione dell'ultim'ora di abolire l'Imu sulla prima casa adottata dal governo Letta crea problemi alle casse dell'ente. Il Consiglio Comunale ha infatti approvato a luglio il bilancio di previsione 2013, seguendo la scadenza originariamente fissata per agosto.

Un bilancio nel quale l'introduzione dell'Imu pesa per una fetta decisamente consistente nel coprire il buco da sei milioni di euro che si era creato a causa dei tagli e del patto di stabilità. Il sindaco Maurizio Mangialardi lancia un monito ben preciso.

“Se il Governo taglia l'Imu allora deve restituirci l'imposta fino all'ultimo centesimo”. Quest'anno il Comune di Senigallia ha scelto, oltre che di reintrodurre l'Imu anche di innalzare l'aliquota sulla prima casa dallo 4 al 6 per mille optando per una “scelta politica che serve a salvaguardare il sociale e i servizi essenziali”. “Non vogliamo essere penalizzati per il fatto di aver approvato un bilancio di previsioni nei tempi massimi, inizialmente stabiliti, nonostante il quadro normativo nazionale di profonda incertezza -afferma il sindaco Maurizio Mangialardi- la proroga concessa dal Governo in queste ore di poter approvare il bilancio 2013 addirittura entro novembre crea solo caos, perchè a novembre si dovrebbe andare a discutere il bilancio 2014”.

Il primo cittadino, che è anche presidente dell'Anci Marche, non vuole nemmeno ipotizzare un eventuale mancato rispetto degli impegni presi per l'Imu da parte del Governo. “Il provvedimento del Governo non ci è ancora chiarissimo ma su un punto non siamo disposti a transigere ed è sulla restituzione dell'Imu -prosegue Mangialardi- lo Stato deve ridarci tutto lo stanziamento previsto per l'Imu, senza se e senza ma e senza un centesimo di meno”. Un'operazione che inevitabilmente richiederà una tempistica, quella del Governo nazionale, piuttosto lunga. Ma l'eventualità contraria aprirebbe uno scenario che il primo cittadino non vuole neanche immaginare.

“Il Governo non può che restituirci l'Imu perchè in caso contrario ci aprire un buco di bilancio da oltre 5 milioni di euro -aggiunge Mangialardi- ovviamente in questo momento mi sento di essere prudente perchè non posso fare altro”. Il primo cittadino promuove invece la scelta dell'eliminazione dell'Imu per il mondo agricolo e la detrazione dall'Irpef per il mondo della produttività (capannoni e case invendute). Una spada di Damocle, a questo punto, rappresentata dal rimborso Imu che penzola sull'impostazione del bilancio 2013. Un documento economico che conferma comunque le scelte già varate dal consiglio comunale come l'azzeramento della spesa per le opere pubbliche e le manutenzioni straordinarie, un incremento del fondo di solidarietà a 317 mila euro e l'attivazione di un fondo da 100 mila euro per le attività economiche.



Maurizio Mangialardi

Questo è un articolo pubblicato il 29-08-2013 alle 23:31 sul giornale del 30 agosto 2013 - 2797 letture