Ruspe all'ex Ferri: il Comune demolisce il manufatto garantire la bonifica

Ruspe in azione all'ex area Ferri. Le ruspe sono state mandate dal Comune a seguito di una specifica ordinanza emessa per tutelare la salute e l'incolumità pubblica.

Visto che la riqualificazione dell'area è al momento ferma (proprio come per gli altri ambiti del bastione di via Rodi, dell'ex Arena Italia e della curva della Penna), il Comune aveva intimato alla proprietà di procedere con una bonifica dell'area che versava in condizioni di degrado e abbandono. Essendo scaduti i termini e non essendo stato dato seguito all'ordinanza, il Comune ha inviato le ruspe che hanno abbattuto il manufatto.

“Abbiamo approvato un apposito regolamento che facilita questo tipo di operazioni di bonifica di aree private che versano in grave stato di abbandono -spiega il sindaco Maurizio Mangialardi- nel caso dell'area ex Ferri c'era l'assoluta necessità di procedere con la messa in sicurezza di un'area importante del centro storico per mantenere la decenza e il pubblico decoro”. L'ordinanza, che dà seguito ad uno specifico regolamento deliberato dal Comune per far sì che gli ambiti di riqualificazione che versano in condizioni di stallo garantiscano almeno l'igiene e la pulizia, apre la strada anche a possibili nuove demolizioni. Un altro monito è stato dato all'area dell'ex Arena Italia, in via Carducci. Anche in questo caso la proprietà, che non pare intenzionata ad avviare i lavori di riqualificazione previsti dal piano Cervellati, ha le ore contate per bonificare l'area. Se così non sarà a breve le ruspe arriveranno anche nel rione Porto mettendo fine ad una situazione di degrado e incuria che dura da anni.

Nel caso dell'ex Ferri, il Comune provvederà ad attribuire i costi della bonifica, in sede di riqualificazione, alla propria che non ha ottemperato ad una precisa ordinanza.