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Traffico internazionale di hashish e charas, arrestato un pizzaiolo senigalliese

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di Sudani Scarpini
redazione@viveremarche.it


Traffico internazionale di droga. I carabinieri della Compagnia di Senigallia, coordinati dal capitano Lorenzo Marinaccio, arrestano un pizzaiolo senigalliese pregiudicato per reati specifici.

Partendo da un’attività info-investigativa mirata a monitorare il volume dell’attività di spaccio di sostanza stupefacenti che avviene a Senigallia e nel circondario e di disarticolare il contesto criminale che lo controlla, i militari hanno scoperto l’esistenza di un canale internazionale di approvvigionamento di hashish e charas che faceva capo ad un cittadino senigalliese. Si tratta di Giuseppe Arzillo, pizzaiolo senigalliese di 48 anni residente in contrada Filetto. L’uomo, pluripregiudicato per fatti specifici, in periodi specifici dell’anno si recava in India per procurarsi la charas. Un tipo di hashish più potente perché prodotto dall’estrazione della resina da pianta viva e non dall’essicazione delle infiorescenze. Essa si fuma in pipe diritte chiamate ‘cylum’ oppure viene ingerita.

Venerdì il rientro in Italia del pizzaiolo senigalliese, partito lo scorso 19 settembre, e sospettato di essere il corriere internazionale. Pertanto i carabinieri del Nucleo Operativo hanno avviato un servizio di osservazione e pedinamento nei pressi del casolare del 48enne. Appurato che Arzillo si trovava in casa da solo, un militare si è finto un dipendete dell’Agenzia delle Entrate per farsi aprire la porta ed evitare che lo stesso avesse il tempo di disfarsi della droga. Una volta all’interno dell’abitazione, con l’ausilio dei colleghi, il militare ha bloccato e messo in sicurezza l’uomo che avrebbe consegnato spontaneamente 4 panetti di hashish del peso complessivo di 400 grammi affermando che quella fosse l’unica sostanza illegale posseduta. Percepito che i militari sapevano che non corrispondeva a verità, Arzillo avrebbe deciso di consegnare anche un secchio nel quale aveva da poco defecato 74 ovuli contenenti 347 grammi di charas che aveva ingurgitato in India prima della sua partenza. Nel complesso quindi sono stati sequestrati 747 grammi di stupefacenti per un valore complessivo di 30 mila euro, due bilancini di precisione, un coltello per il taglio dei panetti di hashish, due cylum per l’assunzione della charas e 2.165 euro in contanti ritenuti provento dell’illecita attività.

Arzillo, accusato di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato arrestato e condotto nel carcere Montacuto di Ancona. Il pizzaiolo, con precedenti specifici, rischia ora fino a 15 anni di reclusione.

Le indagini proseguono per risalire all’intera rete internazionale.





Questo è un articolo pubblicato il 15-12-2012 alle 13:46 sul giornale del 17 dicembre 2012 - 10250 letture