Bando di sostegno ai disoccupati, nuovo blitz dei Precari United ai servizi sociali

Blitz degli attivisti di 'Precari United' all'assessorato ai servizi alla persona del Comune di Senigallia.

Dopo il blitz dello scorso febbraio nello stesso assessorato per denunciare la situazione di precariato e chiedere un incontro con l'assessore Volpini in merito al bando comunale per le politiche attive per i disoccupati, giovedi gli attivisti dotati di un grande striscione con scritto 'Politiche per il lavoro-bando alle ciance' hanno occupato nuovamente l'assessorato per ottenere una spiegazione pubblica da parte dell’assessore sulla apparente “scomparsa” del bando.

“Più volte, tramite lettere pubbliche (20 aprile e 5 novembre) e incontri privati, abbiamo tentato di porre critiche - e relative proposte - sulla reale efficacia del bando rispetto all’attuale stato della crisi- spiega Nicola Mancini, portavoce dei Precari United- Non solo non abbiamo avuto risposte ufficiali, ma, addirittura, ora non si sa più neanche che fine abbia fatto il bando stesso”.

Il bando, che proponeva voucher e tirocini formativi e di orientamento con borsa lavoro per garantire dignità e occupazione ai disoccupati, sarebbe dovuto uscire a fine settembre. “Il bando rappresenta per molti precari una possibilità, seppur parziale e temporanea, di reddito-continua- In tempi in cui i comuni sono dissanguati dai tagli voluti dal Governo – che il PD sostiene – forse, invece che firmare assegni in bianco al Summer Jamboree o elargire denaro e favori ai Magi Galluzzi di turno, quei pochi soldi disponibili, dovrebbero essere investiti in politiche sociali che mirino a tamponare il dilagare della precarietà, della disoccupazione e quindi della povertà nella nostra città”.

Il blitz è riuscito pertanto ad ottenere subito, senza bloccare la regolare attività dell'assessorato, un incontro con l'assessore Volpini che si terrà lunedì alle ore 12 nei suoi uffici. Intanto il dirigente Maurizio Mandolini ha anticipato che “la mancata pubblicazione non deriva da un problema tecnico ma politico”.