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Abruzzo? No, Valle d’Aosta. Clamorosa gaffe dell’assessore, Bracco (M5S) furioso: ‘Inadeguata, D’Alfonso provveda’

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Abruzzesi? No, valdostani: per la serie, quando il copia e incolla gioca bruttissimi scherzi. Autrice della clamorosa gaffe, l’assessore regionale alle politiche sociali Marinella Sclocco (foto), che in una bozza del programma operativo regionale del FSE, aveva utilizzato il termine ‘valdostani’ per indicare i corregionali abruzzesi.

Una gaffe inizialmente sfuggita ai più, ma non all’agguerrito consigliere regionale dei 5 Stelle Leandro Bracco, che dopo la pubblicazione del documento sul Bura è andato su tutte le furie, chiamando in causa perfino il Governatore della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso.

"Chiedo al Presidente – si legge in una nota diffusa da Bracco - di prendere provvedimenti contro il grado di superficialità e approssimazione che contraddistingue l'operato dell'assessore Marinella Sclocco”. “Lo stesso vicepresidente del Consiglio Regionale Paolo Gatti – ricorda Bracco - circa un mese fa aveva scoperto che a pagina 63 della bozza del Programma Operativo regionale del Fondo Sociale Europeo per l'Abruzzo, redatto dall'assessore Sclocco, compariva il termine valdostani invece che la parola abruzzesi."

Un errore che Bracco attribuisce al ‘famigerato’ copia e incolla, e che dimostrerebbe come “l'assessore non solo non ha redatto il documento, ma non si è degnata neanche di rileggerlo”.

Ma il vero patatrac sarebbe avvenuto dopo: "Un assessore serio - attacca - avrebbe già dovuto chiedere scusa per la gaffe e rimediare all'errore. E invece, a pagina 63 dell'edizione speciale del Bura numero 91 del 22 agosto, è stata pubblicata nuovamente la frase: servizi per l'impiego valdostani".

In effetti, sul documento indicato dall’esponente del Movimento 5 Stelle, l’errore sarebbe riproposto tale e quale rispetto alla bozza, “dando ulteriore prova di sciatteria – rincara la dose il consigliere - che scredita ulteriormente l'immagine della classe politica abruzzese”.

Di fronte alla reiterata 'svista', Bracco non ha alcuna intenzione di soprassedere, e alla ripresa dei lavori medita una vera e propria ‘rappresaglia’ contro il distratto assessore pescarese: “Nella prima seduta di Consiglio - annuncia - chiederò al Governatore di prendere provvedimenti contro questo modo di operare dilettantestico e poco dignitoso”.

“Errare è umano – conclude la nota - ma perseverare è diabolico". Soprattutto in Valle d’Aosta.



Questo è un articolo pubblicato il 24-08-2014 alle 18:29 sul giornale del 25 agosto 2014 - 1881 letture