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comunicato stampa

Consegnate due auto allo IOM, la presidente Quaglieri al Premio Vallesina: 'Doverose alcune precisazioni'

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da Anna Quaglieri Trane
Presidente IOM Jesi e Vallesina


Anna Quaglieri presidente Iom di Jesi e Vallesina

Sono Anna Quaglieri Presidente dello IOM Jesi e Vallesina. Ho letto l’articolo del Premio Vallesina sulla consegna delle auto allo IOM e ci tengo a fare alcune precisazioni.


Il Premio Vallesina è nato con l’intenzione di sostenere lo IOM. Tutti o quasi i Sindaci aderirono al progetto perché ognuno di loro sentiva il dovere morale ed il piacere di aiutare lo IOM che operava sin dal ’96 nei loro territori in maniera totalmente gratuita senza mai chiedere aiuto pur supplendo presso le famiglie ad alcune carenze istituzionali.

Per cinque anni infatti il Premio Vallesina ha usufruito di una nostra sede, gli è stato messo a disposizione un telefono e tutta la segreteria. Le sponsorizzazioni per il premio del 2002 furono fatte a favore IOM e così sono registrate.

La prima edizione a Monsano ebbe un enorme successo per la partecipazione del Popolo IOM che da sempre ci segue: furono devoluti all’assistenza IOM 25.800 €. Nel 2004 manifestazione stupenda a Maiolati Spontini, ricevemmo 22.000 € anche questi per l’assistenza domiciliare che era ed è il nostro scopo primario. Quella sera, approfittando della vicinanza dell’Assessore Melappioni io parlai di un mio sogno che ancora perseguo: l’hospice per garantire ai nostri Pazienti serenità e continuità di cure fino all’ultimo giorno. Annunciai al microfono, coinvolgendo l’Assessore nel progetto, che quei soldi li avrei accantonati come prima pietra per la costruzione di un sogno futuro. Nel 2006 per motivi personali e validi, lo IOM rinunciò al terzo Premio Vallesina e lo comunicò di persona al Sindaco Belcecchi e all’Assessore Animali per correttezza, visto che quell’anno Jesi era capofila. La manifestazione si fece altrove.

Questa è storia. Il Premio Vallesina negli ultimi anni, pur avendo avuto rassicurazioni ed ampia documentazione che tale somma non era stata utilizzata, ha continuato a premere facendo intendere in maniera poco chiara che forse, non essendo stato realizzato l’hospice, potevano richiederne la restituzione. Non so su quali basi legali visto che nessun documento era stato redatto tra lo IOM e l’ASUR.

Dire che questo atteggiamento mi ha infastidito è un eufemismo. Ho avuto un incontro con il CDA Premio Vallesina e, pur sapendo che in qualsiasi momento io avrei potuto utilizzare quei soldi per una quotidianità difficile ma nobile, ho voluto chiudere questa brutta storia per non mettere in piazza beghe disonorevoli che avrebbero leso il nome dello IOM. Da 18 anni non è la nostra politica. A testa alta ci siamo conquistata la stima, la fiducia della gente che ci sostiene con Amore.

Non so perché si parli di 47.000€, visto che solo 22.000 erano destinati al progetto. Abbiamo acquistato due auto e non è avanzato niente (come si dice nell’articolo) per l’assistenza quotidiana. L’Hospice si farà e penso che sarebbe stato molto più gratificante per il Premio Vallesina avere per sempre una targa su una stanza piuttosto che due auto (costretta ad acquistare) che tra tre anni non ci saranno più.

La Vallesina è grande e le auto le cambio frequentemente per garantire la vita della stupenda equipe IOM. Vista la poca chiarezza dell’articolo ci tenevo ad una versione vera ed esplicativa dei fatti.

Ringrazio il Premio Vallesina per quello che ha fatto per noi ma vorrei anche che ricordasse che senza di noi non sarebbe mai nato.



Anna Quaglieri presidente Iom di Jesi e Vallesina

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-08-2014 alle 10:42 sul giornale del 23 agosto 2014 - 4131 letture