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comunicato stampa

Ipotesi trasferimento mensa del Povero. Le precisazioni di Suor Pia Villani e dell'ass. Capogrossi

3' di lettura
2019

Emma Capogrossi

"In questi ultimi giorni si sta alimentando sulla stampa locale un dibattito tutto concentrato sull’opportunità o meno di delocalizzare il servizio Mensa del Povero oggi in centro città ad Ancona, in via Padre Guido 5, gestita dalle Missionarie Francescane della Carità". Alcune precisazioni da parte di Suor Pia Villani dell'Opera Padre Guido ed Emma Capogrossi, Assessore Servizi Sociali.

Riteniamo necessario fare insieme qualche considerazione focalizzando correttamente i termini della questione. In molti interventi, anche quando animati da sincera volontà di collaborazione, è evidente la disinformazione che porta a conclusioni sbagliate e rischia di allontanarci o compromettere possibili soluzioni. L’Opera di Padre Guido è una realtà complessa e di grande valore sociale che va ben oltre la somministrazione dei pasti. L’aiuto offerto incontra i bisogni più estesi delle persone oggi sulla soglia più bassa della fragilità.

Le Suore lavorano dentro una “comunità” composta da molti volontari, in sinergia con tante altre Associazioni. I servizi vanno dalla distribuzione dei pasti all’ospitalità a donne in difficoltà e madri con bambini, alla distribuzione di pacchi alimentari a famiglie bisognose. Nella stessa sede è attivo un centro culturale dove i volontari incontrano i bisognosi e organizzano attività per l’autofinanziamento. Questa è una “casa” dei poveri e non solo, in cui l’attività senza interruzioni durante il giorno necessita di organizzazione e presenza costante di personale (gratuito e motivatissimo); è un “cantiere” di una solidarietà coraggiosa e silenziosa, senza fronzoli ed efficace. Vive di risorse donate e un rapporto importante con il Comune. Vive però anche in uno stabile che oggi mostra criticità logistiche e carenza di spazi, che necessita di servizi più adeguati al tipo di risposte che qui si danno.

E’ un “mondo” che non può essere frazionato, che per funzionare deve restare un unicum, poiché solo così può continuare a rispondere alle tante esigenze da soddisfare. Questo è il tema, non altri. L’ipotesi di un trasferimento non potrebbe che riguardare tutta la struttura. E’ per questo che da tempo, e in piena sintonia, l’Opera di Padre Guido e il Comune sono al lavoro per costruire un’alternativa possibile e funzionale, con l’obiettivo primario dell’ottimizzazione di questo Centro di aiuto. Da questo impegno, insieme, siamo convinti nascerà la giusta soluzione che serva davvero a migliorare la condizione di questo “pianeta povertà” fatto di anziani, donne, uomini, giovani, soli, o con tutta la famiglia.

Nel frattempo si stanno ulteriormente concordando azioni per la sede attuale che aiuteranno a rimuovere quei disagi segnalati da alcuni cittadini. Sollecitare interventi solo concentrati sulla ubicazione della mensa, va da sé che non serve a risolvere i problemi. Piuttosto tutto ciò può invece complicare il percorso serio già in atto, o metterlo a rischio con semplificazioni e improvvisazioni. C’è bisogno solo di poter lavorare con i tempi che saranno necessari, senza frastuoni e con molto rispetto per chi dona la propria solidarietà e per chi dipende da essa per la propria sopravvivenza.



Emma Capogrossi

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-07-2014 alle 18:36 sul giornale del 22 luglio 2014 - 2019 letture