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comunicato stampa

CIngolani: 'Io dichiaro pubblicamente di non appartenere alla Massoneria, e tu?'

2' di lettura
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da Paolo Cingolani
Jesiamo


paolo cingolani

Io dichiaro pubblicamente di non appartenere alla Massoneria… e TU? Per mia formazione sono abituato ad essere trasparente, perché solo dalla trasparenza possono trarre beneficio le relazioni tra le persone e dunque una convivenza sociale basata sul rispetto e la responsabilità condivisa.


E’ per questo motivo, oltre che per il ruolo di Consigliere Comunale che rivesto a Jesi e quello di Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’ASP 9 (Azienda Servizi alla Persona dell’Ambito Territoriale 9), che dichiaro pubblicamente di non essere iscritto alla Massoneria.

Penso non sfugga ad alcuno che la Massoneria non è una semplice associazione di persone accumunate da una qualche passione (che so io, la fotografia, il bridge, la montagna) ma una rigida “conventicola di adepti“ che considerano “profani” tutti coloro che massoni non sono perché non hanno ricevuto la “Luce” mediante la “iniziazione rituale“.

Per carità nulla di illegale! Ma chi sono questi “liberi muratori” che non si manifestano e che “stanno coperti”? Perché non dichiarano pubblicamente la loro appartenenza, il luogo delle loro riunioni ed i contenuti dei loro discorsi? Se non fanno nulla di male, cosa hanno da temere? Perché tanta segretezza? E’ vero che alle dicerie non bisogna dare ascolto, ma perché così tante se ne fanno sulla Massoneria? In molti ambienti professionali si dice infatti che chi vuole raggiungere certi traguardi professionali è bene non trascuri di avvicinarsi o di aderire a qualche Loggia … Sono solo voci o le semplici lamentazioni di chi, pur meritandolo, è stato invece escluso dal poter legittimamente aspirare ad un ruolo di primario ospedaliero o di dirigente nella Pubblica Amministrazione o in Aziende Private perché sorpassato da chi aveva solide “coperture”? La Massoneria conta dunque più della Meritocrazia? Sembra proprio di si!!

Molto si è detto in passato e si dice ancora anche dell’intreccio tra Politica e Massoneria, di politici che ricevono aiuto dai massoni i quali poi come contropartita chiedono, sempre naturalmente nel “rispetto” della legge, di posizionare i loro uomini nei Consigli di Amministrazione, nei posti chiave della Pubblica Amministrazione, della Finanza ecc..ecc..

Di certo mi sbaglio e sono il solito “qualunquista” che cerca per forza il torbido e l’intrigo in ogni cosa; può darsi che sia così, ma ripeto che per quanto mi riguarda è necessario che chiunque ricopra cariche pubbliche (rappresentanza politica perché eletto dai cittadini) o di nomina politica (Presidente o componente di Consigli di Amministrazione e/o di organi di indirizzo di qualsivoglia Ente) debba dichiarare la sua estraneità alla Massoneria. E da loro siamo in molti ad attendere questa dichiarazione.



paolo cingolani

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-07-2014 alle 22:11 sul giornale del 07 luglio 2014 - 6761 letture