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comunicato stampa

Atto di indirizzo bocciato in consiglio, Massaccesi replica a Jesi sostenibile

2' di lettura
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da Daniele Massaccesi
Presidente del Consiglio Comunale di Jesi


Consiglio comunale di Jesi

Un intervento solo per puntualizzare alcune cose, a tutela del Consiglio Comunale di Jesi, e senza voler fare polemica con nessuno.


Si può non essere d’accordo, e quindi dissentire, con una delibera approvata dal Consiglio Comunale, a maggioranza, ma democraticamente votata – ed il voto non può essere stupido od incomprensibile se non lo si condivide -, ma dire che le argomentazioni utilizzate sono state “inadeguate e non degne di un qualsiasi organismo elettivo e di rappresentanza” è forse eccessivo.

Spiace constatare che sarà stata anche non significativa la presenza degli Assessori, presente però il Sindaco, ma rilevante è stata l’assenza dei cittadini (due soli presenti; non è una gara di numeri, ma un dato!).

Non si può travisare i fatti e dire che il Consiglio Comunale ha espresso il massimo disinteresse per la tutela della salute dei Cittadini e del Patrimonio Artistico Culturale (questa la vera preoccupazione di “Jesi sostenibile”?), quando ciò non è assolutamente vero, quando si travalica la polemica per il gusto di fare affermazioni non del tutto appropriate.

Non si può individuare nell’emerito (grazie per l’ironia, perché non penso ad altro!) Presidente del Consiglio Comunale e nel Presidente della Prima Commissione Consiliare gli autori di nessuna strategia, oltre tutto definita, con malagrazia, risibile che avrebbe bloccato per mesi la discussione dell’atto di indirizzo, quando almeno uno dei sottoscrittori – forse non tutti lo sanno – è ben a conoscenza di date, di motivi, di incontri (numerosissimi) avuti con tutti, di ragioni di approfondimenti, di iter seguiti per pervenire alla discussione.

Non si può scambiare una firma di adesione ad un codice di autoregolamentazione, oltre tutto base di patti concertati che vengono richiamati anche da “Jesi sostenibile”, visto come intelligente tentativo di soluzione ad un problema, come una parzialità o come occasione di mancanza di un ruolo di garanzia: si può avere come Presidente del Consiglio Comunale, oltre al volto, anche diritto ad una opinione.

E questa può essere condivisa o meno, ma trattasi di altro problema.

Non si può travisare il senso di una posizione dell’Amministrazione con una abdicazione a funzione di controllo, non è (diciamo) giusto fare questa operazione, che sa di vecchia scuola di partito e non solo.

Si può sorridere di fronte ad una risoluzione approvata dal Consiglio Comunale, sempre in modo democratico, ma la si deve rispettare.

E quando si parla, per fortuna abilmente in modo generico, di “risibile senso delle Istituzioni” forse bisognerebbe guardarsi in giro, non certamente a Jesi, con un occhio più nazionale, specialmente guardando quello che sta avvenendo nella nostra Italia.



Consiglio comunale di Jesi

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-10-2014 alle 18:19 sul giornale del 04 ottobre 2014 - 1385 letture