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Travolto dalla piena dell'alluvione, poliziotto libero dal servizio si tuffa tra acqua e fango e salva il vicino di casa

2' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


Con il trascorrere dei giorni emergono altri episodi di altruismo che hanno avuto come protagonisti cittadini di Senigallia che si sono prodigati per aiutare persone in difficoltà durante i momenti più difficili dell’alluvione del 15 settembre.

Questa volta il protagonista è Mattia Marchetti, giovane residente a Bettolelle, poliziotto in servizio presso la Questura di Ancona al Reparto Volanti. Il giovane, la sera del 15 settembre, trovandosi in casa ed avendo saputo delle abbondanti piogge cadute nelle zone interne, si stava confrontando con i vicini di casa per capire cosa fare e cosa attendersi. Come già accaduto in altre occasioni, il poliziotto insieme ad alcuni vicini, si è recato verso il ponte di Bettolelle che passa sopra il Misa per verificare l’andamento del Misa, verificando che il fiume aveva già raggiunto l’altezza degli argini, tanto che sul posto era già presente il personale della Protezione Civile che aveva provveduto a chiudere il transito sul ponte.

A quel Marchetti, insieme ai vicini, stava rientrare in casa quando all’improvviso tutti i presenti si sono accorte che una enorme massa di acqua era fuoriuscita da una parte del fiume diversa da quella che transita sotto il ponte, cominciando ad allagare i campi circostanti e la strada dove si trovavano. Mentre venivano raggiunti dal fango e dalla corrente tutti si sono messi a correre tenendosi l’uno l’altro, per rimanere più saldi. Il gruppo è riuscito a raggiungere la zona del circolo di Bettolelle ma, nel frattempo, l’acqua era arrivata all’altezza delle ginocchia e qualcuno è caduto finendo immerso nel fango. Fra questi, c'era anche Gabriele, che è stato trascinato con violenza e portato via verso un campo limitrofo. Mattia Marchetti, resosi conto della gravità della situazione, non ha esitato a tornare indietro e a buttarsi nelle piena della corrente. Dopo qualche secondo Mattia è riuscito a raggiungere Gabriele nonostante l’enorme fatica sopportata avendo dovuto contrastare la forza dell’acqua che spingeva in senso opposto.

Una volta raggiunto l’uomo, seppur l’acqua gli era ormai arrivata al torace, Mattia è riuscito a sorreggere Gabriele e ad accompagnarlo fuori dalla corrente. Manovra tra l’altro risultava particolarmente difficoltosa sia per la forza e la quantità di acqua e detriti ma anche per il fondo viscido che i due hanno percorso per cica 200 metri. Il poliziotto, sorreggendo Gabriele, è riuscito a raggiungere la strada Arceviese e a mettersi in sicurezza insieme al vicino di casa che era stremato dalla fatica. Bagnati e ricoperti di fango i due hanno fatto rientro alle proprie abitazioni scoprendo in quel momento che queste erano già state raggiunte dall’esondazione del fiume.

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Questo è un articolo pubblicato il 03-10-2022 alle 19:29 sul giornale del 04 ottobre 2022 - 10760 letture






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