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comunicato stampa

Il Comitato Abitanti del Centro Storico: "Covida, silenzio assordante..."

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dal Comitato abitanti Centro Storico Jesi


Movida in piazza Indipendenza

La movida del weekend ha scosso ancora una volta gli abitanti del centro storico jesino, che hanno deciso di inviare una lettera aperta alla redazione con immagini del degrado e degli assembramenti. L'assenza di bagni costringe i ragazzi ad urinare a cielo aperto. "Una situazione degenerata già prima del Covid, si tratta di emergenza sociale oltre che sanitaria".

Un altro weekend di paura! Assembramenti alla faccia del Covid, abusi verbali, disturbo della quiete pubblica, atti osceni in luogo pubblico, danneggiamento alle proprietà, sono solo alcune delle situazioni che puntualmente succedono nel Centro storico di Jesi ogni fine settimana tra le 23,00 e le 4,00 del mattino. Altre città come Osimo Ancona e Macerata (solo per citarne alcune) hanno preso provvedimenti con controlli programmati e multe.

La situazione è degenerata da tempo, (già prima dell’emergenza Covid,) sotto tutti i punti di vista ma non è presa in considerazione seriamente dall’Amministrazione Comunale perché considerata e giudicata solo una lamentela di poche persone, invece siamo in piena emergenza sociale.
I residenti si trovano costretti a presidiare le proprie abitazioni dalle scorribande di giovani spesso ubriachi (e non solo) che si divertono con urla e schiamazzi, nelle vie e vicoli, senza alcun rispetto per i luoghi e per le persone che ci vivono.

Questi soggetti usano il Centro Sorico come se fosse “Il Paese dei Balocchi”. Jesi manca totalmente della presenza della polizia municipale nelle ore più critiche, sebbene gli abitanti del centro storico abbiano chiesto innumerevoli volte un controllo contro gli eccessi del sabato.
Le forze dell’ordine chiamate tutte i fine settimana non sempre riescono ad intervenire efficacemente.

Siamo anche in piena emergenza sanitaria, che sembra ignorata o sottovalutata dagli organi competenti. Il Comitato ha chiesto più volte un tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati: abitanti centro storico, Gestori dei Locali, Giunta e Forze dell’Ordine. Ad oggi nessuna risposta.
Serve un intervento e un progetto globale che da tempo il comitato chiede. Non si può lavorare a spot ma occorre una programmazione seria che abbracci e confronti tutte le criticità.

Noi crediamo che bisognerebbe fare squadra invece che rapportarsi privatamente con la possibilità anche di creare uno scontro che noi non cerchiamo.
Noi vorremmo:
1) fare squadra con i Gestori dei locali er trovare soluzioni condivise che portino risultati concreti per entrambe le parti. Che vengano presi provvedimenti seri e duraturi per contrastare l’immagine attuale che Jesi sta dando, cioè di una città senza regole e senza freni .
2) che vengano istituite forze dell'ordine il sabato sera e che presidino tutto il centro storico compresi i vicoli e non solo “gli spazi” antistanti i locali (in altre città ci sono perché a Jesi no?)
3) Apertura serale/notturna dei Bagni pubblici siti in piazza delle Monighette. Parecchi ragazzi ci dicono che ad una certa ora è impossibile usufruire dei bagni dei locali ciò comporta che i giovani usino la parte più nascosta (vicoli scale e portoni ) per i loro bisogni fisiologici.

Se si arriverà ad una nuova chiusura per questa emergenza sanitaria sarà grazie anche ad una amministrazione assente come questa e a tutte le forze politiche che stanno sottovalutando il problema.





Movida in piazza Indipendenza

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-10-2020 alle 11:07 sul giornale del 13 ottobre 2020 - 658 letture