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Brucia nella notte il Porto di Ancona, colpita l’area ex Tubimar

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Incendio nella notte. In fiamme dei capannoni della ex Tubimar. Al momento non ci sarebbero vittime né feriti

Prima e più importante, notizia a risollevare gli animi di chi assiste al rogo nella notte, quella secondo la quale nessuno sarebbe rimasto ferito o peggio nell'incendio.

Era da poco iniziato mercoledì 16 settembre quando la notte di Ancona è stata scossa da almeno tre potenti esplosioni provenienti dal porto. Le deflagrazioni passano quasi istantaneamente dal mondo reale a quello del web dove si riversano immagini e video dello spaventoso incendio che stava avvolgendo i capannoni ex-Tubimar, collocati nella zona commerciale del porto di Ancona, tra la zona di imbarco e il cavalcavia della Zipa. Sul posto per spegnere le fiamme i Vigili del fuoco e le Volanti della polizia a presidiare l'area. In particolare sono diverse le squadre che nella notte hanno collaborato allo spegnimento del vasto incendio, oltre al personale di Ancona sono arrivate in ausilio squadre provenienti da Macerata e Pesaro. L'intervento ancora in corso con 12 autobotti e due autoscale. (VIDEO)

L'incendio, scoppiato circa alle 00 e 30, ha interessato i capannoni appartenenti ad alcune agenzie marittime della città, principalmente sembrerebbero appartenere alla Frittelli Marittime Group e alla Fratelli Morandi, alcune aree interessate potrebbero essere di proprietà della O.mec e della Fincantieri. Sui tetti dei capannoni erano stati inoltre installati 19 mila metri quadrati di pannelli solari della società Fotovoltaico Porto di Ancona. Sembrerebbe che almeno uno dei capannoni contenesse un deposito di vetroresina, ma risulta ancora sconosciuto il materiale conservato nei restanti, per scoprire il quale si aspetta il resoconto delle agenzie proprietarie. Allo stesso modo risultano ancora ignote le cause del rogo, che verranno investigate dalle autorità.

I Vigili del fuoco, prontamente intervenuti, sono riusciti a circoscrivere al lotto di capannoni interessati il dirompente rogo. Alle sei del mattino il devastante incendio é stato messo sotto controllo dai Vigili del fuoco anche grazie a numeroso personale intervenuto: Oltre alla Polizia di Stato anche Carabinieri, 118 e operatori dell'ARPAM e dell'ASUR per il controllo della qualità ambientale.
Il Comandante della Capitaneria di Ancona, Contrammiraglio Enrico Moretti, nella notte più difficile per il suo porto dichiara osservando fiducioso il lavoro dei Vigili del fuoco, “La cosa più importante è che non ci siano persone coinvolte. I Vigili del fuoco stanno lavorando bene, raffreddando le strutture e contenendo l'incendio. Ora quello che ci interessa è che non ci siano propagazioni tali da compromettere il porto e contenere i danni”.

Pur contenendo le fiamme però il Porto di Ancona è già tenuto in stallo dall'incendio. Si bloccano infatti le attività notturne, comprese quelle del mercato del pesce. I pescherecci, appena rientrati, avevano fatto in tempo a scaricare il pescato che attendeva di essere battuto all'asta quando le autorità hanno fatto sgombrare la zona. Sono rimasti in decine tra pescatori e acquirenti ad osservare e respirare il denso fumo che si alzava dai capannoni, bloccati dagli agenti di Polizia a presidio dell'intera area. Un'attesa che sembrerebbe dover terminare in un nulla di fatto, lasciando al proprio destino tonnellate di pesce, in una stagione già contraddistinta da immani difficoltà a causa del covid anche per gli operatori del settore.

Da subito attivo anche il Comune, preoccupato per le possibili esalazioni sviluppate dall'incendio, che complice il vento hanno investito direttamente il quartiere degli archi, la spina dei corsi, arrivando fino al Passetto. Sul posto l'Assessore alla Protezione Civile Stefano Foresi: “Ci siamo subito mossi con la Protezione Civile e contattato Asur e Arpam per effettuare i rilievi della qualità dell'area e capire come muoverci”. Nell'attesa che arrivino dati certi sul contenuto dei capannoni e del materiale andato in fiamme un comunicato del Comune di Ancona consiglia i cittadini in via precauzionale di chiudere le finestre e limitare gli spostamenti.

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Questo è un articolo pubblicato il 16-09-2020 alle 03:03 sul giornale del 17 settembre 2020 - 7006 letture