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Con il cuore a forma di zampa: addio a Simona Maroccini dell’associazione Melampo

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“Il cane è distrutto. Raramente ho visto un cane così: lui sa cos’ha fatto”. Questo aveva detto Simona Maroccini dopo aver preso in custodia il pitbull che aveva da poco assalito Sirio Giovanelli riducendolo in condizioni critiche. Un animale difficile da gestire, ma che di certo si può amare. Lo sapeva bene, Simona. Lei che ora non c’è più, stroncata da un male incurabile.

Nelle sue mani l’associazione Melampo – ne è stata la responsabile per quasi vent’anni - è stata un faro per tutto il volontariato fanese, e una vera e propria arca di Noè per tanti cani senza famiglia. “Hope” è la scritta che campeggia nell’ultima immagine pubblicata da Simona sul suo profilo Facebook. Proprio lei che quella speranza l’ha saputa donare a tanti, tantissimi animali. Innumerevoli le battaglie, le notti insonni, le missioni apparentemente impossibili come la riabilitazione di quel pitbull, ribattezzato Davide per dagli un nome dal suono più dolce. Perché Simona sapeva che quella della dolcezza è sempre l’unica strada possibile. Anche e soprattutto nei casi più disperati.

Simona era una donna dal cuore grande, disponibile a dispensare consigli e ad affiancare chiunque volesse prendere in adozione un cane. Bastava telefonarle, anche soltanto per un semplice consulto. Ora a quel numero non risponderà più nessuno. Inutile chiamare: il cellulare suonerebbe a vuoto, così come è vuota e incolmabile la voragine che Simona lascia tra i tanti volontari che ha coordinato e in tutto l’associazionismo fanese (qui il cordoglio del sindaco). Ma anche tra gli amici a quattro zampe che a lei devono una casa, una vita nuova. Una ritrovata speranza.

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Questo è un articolo pubblicato il 02-09-2020 alle 15:25 sul giornale del 03 settembre 2020 - 7171 letture