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comunicato stampa

M5S: "75% di raccolta differenziata, non un record"

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Toni trionfalistici: “Fano ha raggiunto con Aset spa il 75% di raccolta differenziata, attestandosi tra le migliori città, con queste dimensioni, in Italia”, disse pochi giorni fa un garrulo presidente Reginelli, forse pregustando il futuro premio di produzione a fine 2020.

Non tanto per Aset, ma per i cittadini fanesi tutto ciò è record o un traguardo abbastanza mediocre? Purtroppo i dati ci dicono che la seconda opzione è più verosimile. Basta analizzare pochi ma decisivi dati: Fano si attesta nel 2019 con una produzione pro-capite di rifiuti pari a circa 612 Kg, in peggioramento rispetto ai 599 Kg registrati nel 2018. Uno dei valori più alti nelle Marche, fonte di per sé di maggiori costi di gestione.

Una parte (circa il 25%), quella rappresentata anche dalle montagne di sacchi neri che vediamo fuori dalle case nei giorni di raccolta dell’indifferenziato, va in discarica riempiendola a un ritmo maggiore del dovuto. In più vengono conferiti anche rifiuti solidi provenienti dal resto della Regione e da fuori Regione. La parte differenziata ha una resa alla vendita, come prodotto da riciclare, inferiore di almeno un 25% rispetto agli standard delle aziende che differenziano in modo eccellente (prodotti puliti, di qualità ottimale per il riciclo). Anche questo non permette di avere introiti adeguati alle aspettative.

In definitiva il famigerato record del 75% di raccolta differenziata, non porta benefici tali da poter abbassare le bollette ai cittadini fanesi. Inoltre ASET ha dichiarato che ricicla non più del 55-60% del differenziato: ciò significa che il resto o torna in discarica, o va negli inceneritori. Alla fine della fiera quel 75% vale, sì e no, un 50% effettivo. Ci sono alternative efficaci e reali? Certo, costano fatica, competenze e un senso politico e civico elevato. Un esempio è quello di Contarina spa, società analoga ad Aset in Provincia di Treviso, che serve 49 Comuni. Attraverso la tecnica del porta a porta spinto con tariffa puntuale (i cittadini che producono meno rifiuti e differenziano al meglio, pagano di meno), ha diminuito la produzione pro-capite a circa 400 Kg, ha raggiunto una raccolta differenziata dell’85% e ricava, per tonnellata di rifiuto venduto, circa il 30% in più di Aset. C’è ancora bisogno di aspettare per cambiare direzione a Fano?



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-04-2020 alle 13:01 sul giornale del 27 aprile 2020 - 265 letture