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I ristoratori al presidente Ceriscioli: "Vogliamo lavorare con il take away ma subito"

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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


I ristoratori senigalliesi fanno fronte compatto e portano sul tavolo del presidente della Regione Luca Ceriscioli una proposta “seria e fattibile” per la sopravvivenza di tutta la categoria. “Vogliamo poter svolgere il take away in città, permettendo ai clienti di ritirare i pasti da asporto”.

Una proposta che supera l'attuale servizio di consegna a domicilio che in molti stanno sperimentando ma che starebbe creando più problemi che guadagni. I ristoratori sono tra i più colpiti dalle attuali misure di contenimento dell'emergenza sanitaria e considerando le misure di distanziamento sociale, necessarie anche con l'allentamento delle limitazioni, con ogni probabilità i ristoranti saranno tra gli ultimi a poter riaprire. E intanto molti rischiano di non farcela. Per questo oltre 108 attività hanno sottoscritto una lettera inviata al presidente Ceriscioli per chiedere la possibilità di poter attivare un servizio di take away in città ma subito. A farsi portavoce delle istanze dei colleghi è uno dei decani della ristorazione senigalliese, Michele Ercole, che ha già avuto un primo confronto con la Regione, ritenuto però “non adeguato alle istanze dei ristoratori”.

“Abbiamo chiesto al Presidente Ceriscioli di darci la possibilità di organizzare un servizio di take away per consegnare al cliente gli ordini da asporto, secondo le modalità e gli standard di sicurezza che la Regione riterrà opportuni. Del resto se i cittadini possono uscire di casa per fare la spesa, allora possono anche recarsi nei ristoranti e ritirare in totale sicurezza il pranzo o la cena da asporto”. L'idea è quella di consentire ai clienti, che hanno ordinato telefonicamente, di arrivare davanti al ristorante con la propria auto e ritirare l'asporto senza neanche scendere dall'auto o entrare nel locale. Al momento le consegne a domicilio servono a poco e creano più problemi che vantaggi. I ristoratori durante le consegne vengono fermati per i controlli e devono fornire numerosi riscontri della loro attività e inoltre non hanno mezzi adeguate per consegne voluminose. La Regione si è detta favorevole rinviando però la questione a tra un paio di settimane. Un tempo troppo lungo, i ristoratori vogliono poter lavorare da subito.

“Stiamo pagando un prezzo altissimo e la possibilità di effettuare il servizio take away, piuttosto che il servizio a domicilio che richiede ulteriori sforzi finanziari e burocratici, aiuterebbe moltissimo nella ripresa delle attività di ristorazione” -conclude Ercole.



Questo è un articolo pubblicato il 15-04-2020 alle 21:56 sul giornale del 16 aprile 2020 - 5512 letture