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comunicato stampa

Netatwork. I Turismi post-emergenza. La Vacanza Salutare

5' di lettura
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da Alberto di Capua

In questi giorni già si affollano ricette e soluzioni per la ripresa del turismo nostrano. Per evitare di essere troppo precipitosi, forse avremmo bisogno di rivedere prima le visioni e scoprire nuovi modi di fare turismo in un contesto al momento molto incerto.


Lo schema a quattro quadranti che si propone inizia con alcune parole chiave, ritenute dal Prof. Dall’Ara strategiche per poter ripartire con un nuovo tipo di turismo che potremmo definire ‘salutare’ per le nostre vacanze: #Sicurezza, #Natura, #Spazio, #Radici/Memoria, #No folla.
Inoltre, il percorso logico dovrebbe poggiare su due principi importanti. Il primo è il coinvolgimento degli operatori, le associazioni e i cittadini dei Comuni, in quanto insostituibili presentatori di un territorio, ricco di risorse turistiche, ad un ospite esperienziale che vuole conoscere a fondo il posto che viene a visitare. Questo principio avrebbe un peso maggiore per le zone collinari interne, a rischio di spopolamento soprattutto da parte delle fasce giovanili. Senza il sostegno delle popolazioni locali, infatti, il turista rimarrebbe sempre di tipo ‘mordi e fuggi’ perché non avrebbe motivi d’interesse sufficienti per fermarsi più a lungo. Il secondo principio è quello della Cultura locale (nel senso più ampio del termine) con il suo benefico influsso sulla qualità della vita delle persone ed il loro benessere. La Cultura può essere generatrice di nuovi motivi di appartenenza e di identificazione delle comunità locali con il conseguente ed auspicabile desiderio di poter trasmettere conoscenza ed esperienza agli ospiti in visita ‘salutare’. Di seguito, spieghiamo più approfonditamente il significato di quanto premesso.

Cultura e Qualità della vita
La Cultura viene annoverata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in modo diretto e indiretto, come risorsa per il ben-essere delle persone e delle comunità, per il suo contributo ai determinanti sociali della Salute (life skills). A novembre 2019, OMS ha pubblicato nell’Health Evidence Network Synthesis Report 67, il suo primo rapporto sulla relazione tra Cultura e Salute “What is the evidence of the role of the arts in improving health and well-being?”, con la più vasta analisi mai effettuata del crescente corpo di evidenze scientifiche. Sono sempre più numerosi i progetti che dimostrano, infatti, come la cultura influenzi positivamente la qualità della vita degli individui e delle comunità. La cultura entra a pieno titolo nei luoghi di ‘scoperta’ e rappresenta un terreno di lavoro per le organizzazioni culturali alle quali oggi viene riconosciuto, grazie alle loro azioni, un ruolo di agenti di cambiamento, co-protagonisti nella promozione e nella creazione di ben-essere sia per gli abitanti che per i loro ospiti. E ancora la cultura assume un ruolo determinante nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, come dimostra peraltro la recente pubblicazione dell’UNESCO “Culture Indicators 2030” (2019), contenente un quadro di indicatori per la misurazione del contributo della cultura nelle varie aree di intervento.

I Narratori Ospitali
Non sono guide o accompagnatori specializzati ma normali operatori o gli stessi cittadini che lavorano ed abitano nei nostri Comuni che, con una grande passione per le storie e le tradizioni dei luoghi, si rendono disponibili a trascorrere un pò di tempo con gli ospiti (confronta l’esperienza dei ‘greeters’ nel mondo). Come questa figura s’inserisce in un contesto turistico dove i paesaggi, la storia e la cultura la fanno da padrone?
L’Assessore Fabri del Comune di Corinaldo spiega: “Visitare un Borgo, un Paese significa necessariamente staccarsi un po’ dalla realtà, iniziare a respirare lentamente il colore dei mattoni, concedere alla mente quello spazio necessario per scrivere una storia. La storia di un’esperienza turistica che avrà come incipit quel fiabesco “C’era una volta…” e che sarà arricchita da tutta quella umanità costruita dal tempo; un’umanità che, giorno dopo giorno, viene gelosamente custodita dagli abitanti di un luogo. Un Borgo, per essere adeguatamente visitato, va quindi “inspirato”; riuscire a conoscerlo attraverso gli occhi dei “narratori” è sicuramente un’esperienza particolare e arricchente. Vedo in queste figure persone che hanno un vissuto alle spalle, un concentrato di dolci rimembranze che rimbalzano in loro, donne e uomini che diventano attori protagonisti del palcoscenico semplicemente raccontando cronache e vicende paesane. Il turismo del futuro deve essere il risultato dell'incontro tra una comunità che viaggia e una che accoglie, e la vera alchimia avverrà ancora prima di sentire le parole dei Narratori, perché il turista sarà attratto subito dal loro volto, dalle loro espressioni, dagli occhi e dalla voce. Soltanto dopo riuscirà ad immergersi nei fatti ricomponendo i pezzi di una storia tramandata da generazione in generazione”. “Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. (da La luna e i falò di C. Pavese)”

“Experience Logic”
E’ il vivere consapevolmente tutti gli ambiti di un’esperienza turistica: “l’Esserci (immergersi nell’ambiente), l’Intrattenersi (guardare spettacoli naturali e non), lo Sperimentare (provare nuove sensazioni), l’Apprendere (imparare qualcosa di nuovo)”. L’esperienza, attivando una buona parte dei cinque sensi, scatena una serie di emozioni, che vanno per esempio dalla scoperta di una bellezza naturale alla sperimentazione di un percorso escursionistico in mobilità dolce (a piedi, in bicicletta e a cavallo), che generano tali momenti di eccitazione da rimanere impressi per sempre nella mente. Insomma, se la vacanza è un ‘palcoscenico’ dove proprio TU, come consumAttore, giochi un ruolo fondamentale nella sua co-costruzione, bisogna chiedersi se tale percorso esperienziale possa riuscire facilmente ad affermarsi in un mercato turistico nuovo, dove il marketing deve giocare un ruolo essenziale di coinvolgimento (leggi Forlani in: “Il Marketing delle Esperienze Turistiche”).





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-04-2020 alle 09:25 sul giornale del 15 aprile 2020 - 708 letture