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intervista

Fabrizio Marcantoni: "Ecco come i libri mi hanno aiutato ad affrontare il Covid-19"

3' di lettura
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di Michele Pinto
vivere.me/michelepinto


Fabrizio Marcantoni, ex sindaco di Senigallia e storico libraio della città dopo 16 giorni di ospedale ha appena finito il periodo di quarantena post Covid-19.

Come ha affrontato il Covid-19?
"Io come tanti ho passato 16 giorni in ospedale, ma ho avuto una contaminazione blanda, non sono stato in terapia intensiva e non ho sofferto più di tanto. Sono stato ricoverato il 23 marzo proprio all'apice della pandemie e la situazione non era molto bella nonostante l'impegno dei sanitari. Se non avessi avuto i libri avrei avuto problemi di carattere psicologico.
Passavo le giornate chiuso in una stanza, senza poter ricevere visite. Potevo solo leggere e leggere mi ha permesso di entrare in dimensioni diverse, in dimensioni di speranza".

Cosa ha letto in questo periodo?
"The game di Baricco. È la storia del web dall'inizio ai giorni nostri con alcune considerazioni molto interessanti. Un libro che ti fa capire molte cose. Ho letto due romanzi di Simenon, gli ultimi due usciti e un libro di Andrej Longo, in autore napoletano di cui sono amico che scrive in un linguaggio straordinario che ti fa entrare in dimensioni realistiche, tnato che leggendolo puoi sentire anche i profumi".

Mentre era malato le librerie sono state tra le prime attività a riaprire. Ma questo ha provocato numerose polemiche...
"Questo spiega perché in Italia siamo ultimi per quanto riguarda la lettura. La cultura viene vista a latere e non come strumento essenziale.
La cultura è trasmessa da tante cose, ma soprattutto dai libri. La cultura ti fa capire la vita e come affrontarla. Non solo il corpo ma anche la mente ha bisogno di essere nutrita.
La riapertura delle librerie è simbolica perché per la prima volta in Italia si riconosce il libro come bene di prima necessità. È stato come riaprire la valvola della vita".

Eppure in Italia abbiamo una legge che per diffondere i libri ne limita per lo sconto...
"È una legge che è presente in tutta Europa da tanti anni e quella italiana è la più larga. Se le librerie non potessero fare margine con i grandi editori non potrebbero tenere i piccoli editori a cui fanno promozione. Lo sconto era diventato sistematico e quindi fittizio. Quando nel 2012 è stata promulgata la legge Levi che limitava gli sconti, ma meno della legge attuale, i prezzi di copertina dei libri sono scesi. È una legge che prevede molte altre cose a favore della cultura e che evita che il mercato venga monopolizzato".

"Il 23 aprile si festeggia la Giornata Mondiale del libro. A Senigallia?
"E' un evento nato per sensibilizzare le persone sull'importanza e la diffusione del libro. Anche a Senigallia c'erano in programma alcuni eventi: avremo fatto dei reading accompagnati dalla musica, ma la pandemia ci ha costretto ad annullare tutto".



Questa è un'intervista pubblicata il 22-04-2020 alle 21:30 sul giornale del 23 aprile 2020 - 5923 letture