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Civitanova: L'Ente Fiera ospiterà il nuovo Covid Hospital di terapia intensiva, Ciarapica: scelta di responsabilità, Micucci svela i retroscena

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Manca la firma sugli atti formali, ma ormai ci siamo: l’Ente Fiera di Civitanova si trasformerà in un ospedale da 100 posti di terapia intensiva riservato ai contagiati dal coronavirus. A confermarlo è il sindaco Fabrizio Ciarapica.

«Questa mattina Patrizia Arnosti, la consulente tecnica di Guido Bertolaso, commissario straordinario per emergenza Covid della Regione Marche, dopo i sopralluoghi effettuati ad Ancona, che però non hanno dato esiti positivi, individua nella Fiera di Civitanova Marche la struttura più adatta per allestire in pochi giorni un ospedale con 100 posti di terapia intensiva – conferma il primo cittadino – la situazione di drammatica emergenza sanitaria ci impone grande senso di responsabilità nei confronti della nostra comunità. Il governatore Ceriscioli ha manifestato la propria gratitudine per la disponibilità. Questo è il tempo delle responsabilità e delle decisioni. Ancora una volta la nostra città, Civitanova Marche, si conferma capoluogo morale ed infrastrutturale della nostra Regione».

Il capogruppo Pd in Regione Francesco Micucci svela invece i retroscena che hanno portato all'individuazione dell'Ente Fiera: "Ieri... tarda serata. È arrivata da poco la notizia che le ipotesi della nave e del Palaindoor di Ancona non rispondono alle esigenze tecniche richieste per la realizzazione di 100 posti di terapia intensiva. C'è sconforto, ma subito si pensa a soluzioni alternative. Ci sentiamo con Andrea (sindaco di Monte San Giusto), poi chiamo il presidente Ceriscioli e l'assessore Sciapichetti: tenete presente, dico, che a Civitanova c'è una fiera da poco realizzata e quasi completamente vuota (c'è la sede della protezione civile, ma non è un ostacolo...anzi). Se serve facciamo un sopralluogo. È notte ormai... Stamattina ci sentiamo presto con Sciapichetti: i tecnici di Bertolaso sono interessati alla proposta, vogliono venire a vedere la Fiera. Chiamo il sindaco (lo dico da sempre... in questi momenti tutti gli amministratori sono chiamati a collaborare tra di loro). Gli racconto la situazione e la nostra idea, mostra qualche perplessità... è comprensibile! Ma chiama la Protezione Civile per accompagnarci nel sopralluogo. I tecnici sono soddisfatti, valutano i molti aspetti positivi della soluzione: vie di comunicazione, struttura su un piano, nuova e libera, baricentrica nella Regione. Danno l'ok! Partono telefonate frenetiche tra il presidente Ceriscioli, gli uffici di Bertolaso, il sindaco, che mette da parte alcune remore iniziali e si convince, mettendo a disposizione gli uffici comunali. Manca ancora il timbro finale... spero arriverà a minuti dopo ulteriori valutazioni più nel dettaglio dei tecnici. Ma c'è soddisfazione! Un percorso nato in emergenza (come tutto in questi giorni...) sta vedendo la luce, la positiva conclusione. Quando la èolitica non pensa ai proclami, ma lavora per risolvere i problemi!"

Trovato il locale, i nodi restano quelli dei soldi e dei tempi di realizzazione. Servono 12 milioni di euro e la Regione dovrebbe averne raccolti all’incirca la metà grazie a donazioni private, mentre per quanto riguarda i tempi la speranza è che si parli di giorni per evitare che la rete sanitaria marchigiana arrivi al punto di non ritorno.

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Questo è un articolo pubblicato il 27-03-2020 alle 16:07 sul giornale del 28 marzo 2020 - 1833 letture