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Travolte sull'Arceviese, il padre di Sonia Farris a 'I Fatti Vostri': "Renelli? Non lo perdonerò mai"

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di Simone Celli
redazione@viverefano.com


Dodici minuti. Nel mezzo il ricordo di quella mattina maledetta, le prospettive a livello processuale, il desiderio che sia fatta davvero giustizia. Accompagnato dall’avvocato Salvatore Asole, in quel breve lasso di tempo Giuseppe Farris ha raccontato – tra le altre cose - come abbia saputo della morte di sua figlia Sonia, la parrucchiera 34enne di Calcinelli di Colli al Metauro travolta, alle 4 del mattino del 6 gennaio, fuori dalla discoteca Megà di Senigallia insieme alla sua amica insegnante di 43 anni Elisa Rondina. Lo ha spiegato ai microfoni de “I Fatti Vostri”, celebre e storico programma di Rai Due condotto da Giancarlo Magalli.

Velocità, alcol e droga: sono state queste le cause della tragedia secondo il presentatore. In questi giorni, infatti, è emerso che l’investitore – l’autotrasportatore 47enne Massimo Renelli - non sia risultato positivo soltanto all’alcol test con un valore di quattro volte superiore al limite, ma anche al test tossicologico. Un dato che potrebbe aggravare la sua posizione, anche se non è ancora noto che tipo di sostanza avesse assunto. Né quanta.

“Non lo perdonerò mai. Faccio il mestiere che faceva lui – ha esordito Farris -, e un autotrasportatore sa che l’alcol non lo deve toccare per niente. Provo rancore nei suoi confronti, anche perché quando ha investito Sonia ed Elisa è scappato. Si è fermato un chilometro e mezzo dopo. Forse, nel mentre, una delle due poteva essere ancora viva”.

C’è una profonda tristezza nello sguardo del signor Giuseppe, un sentimento inevitabile che si unisce anche a una rabbia sconfinata. “Di solito mi alzo presto e vado a camminare. Quella mattina sono tornato verso le 9 – ha spiegato -, e poco dopo due poliziotti hanno bussato alla mia porta per avvertirmi. Il giorno dopo sono andato sul luogo dell’investimento. Lì ho trovato gli occhiali di Sonia, e una giornalista mi ha spiegato dov'era stata scaraventata. Ho visto il guardrail pieno di sangue. Alla macchina mancava soltanto una decina di metri”. Sì, perché le due ragazze stavano davvero per arrivare all’auto, ma un mix di fattori ha trasformato la fine di una nottata di festa in una tragedia. Una tragedia che si sarebbe potuta senz’altro evitare.

L'avvocato Asole ha poi evidenziato le contraddizioni di quanto affermato da Renelli – ora ai domiciliari - nei giorni successivi all’incidente, e ha poi garbatamente criticato l’operato dei colleghi che stanno difendendo il 47enne. “Condivido e apprezzo il loro lavoro – ha detto -, ma chiedere il perdono a due giorni dall'evento a famiglie che non avevano ancora viste le salme delle due ragazze mi sembra davvero prematuro. Ora è un bene che si parli di tutto questo, perché è veramente una piaga sociale. Adesso, però, dobbiamo lasciare che la giustizia faccia il suo corso, nella speranza di arrivare a una pena proporzionata al caso. Considerando le aggravanti e la nuova normativa, oltre alle sanzioni accessorie e amministrative (tra cui la revoca della patente, per ora sospesa per cinque, ndr), Renelli rischia fino a diciotto anni di carcere. Sono sicuro, però, che alla fine non li sconterà davvero tutti”.


Qui il video integrale della puntata del 16 gennaio de “I Fatti Vostri". Per l’intervista a Farris e all’avvocato Asole scorrere il filmato fino a 1 ora 9 minuti.

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Questo è un articolo pubblicato il 16-01-2020 alle 16:53 sul giornale del 17 gennaio 2020 - 1587 letture