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Fabrizio Volpini è il primo candidato sindaco ufficiale: "Scelgo la condivisione e la trasversalità"

4' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


fabrizio volpini

Ha scelto di ricominciare da dove è partito, da Scapezzano. E' qui che mercoledì mattina, nella sala del centro sociale della frazione senigalliese, che Fabrizio Volpini ha lanciato ufficialmente la sua candidatura a sindaco con una coalizione di centrosinistra.

"Ho scelto di iniziare questa avventura partendo dalle origini, da Scapezzano, dove sono nato e cresciuto e dove ancora oggi ho tanti affetti" -ha esordito Volpini che poi ricorda il percorso che lo ha portato alla candidatura a sindaco. "La mia candidatura nasce da una disponibilità che ho dato poco prima dell’estate e arriva dopo un’esperienza come consigliere regionale, che per me è stata importante e positiva che mi ha fatto crescere sia sul piano amministrativo e che per la rete di contatti che ho instaurato e che potrebbero tornare utili in caso di elezione. Avrei potuto fare qualche cosa in più in Regione, sia per le competenze in ambito sanitario che per il consenso che ho avuto (sono stato il più votato nella circoscrizione di Ancona) ma non ho avuto la carica esecutiva che mi avrebbe permesso di fare ciò. Ma per il bilancio sull’attività regionale ci sarà tempo. Ora ho dato la disponibilità in un momento politico anche difficile, come si vede dal panorama nazionale. Siamo alla fine di un ciclo di 10 anni di Mangialardi, che si aggiunge agli altri dieci anni dell'Amministrazione Angeloni, e da questa base vogliamo ripartire con nuove progettualità. La mia disponibilità è stata accolta dai partiti di maggioranza di Senigallia, compreso anche il gruppo di Maurizio Perini finora all'opposizione, mentre il Pd ha deciso di fare prima il percorso di consultazione dopo aver votato le Primarie di coalizione. Ho dato la mia disponibilità alle primarie e il resto si sa. Altre candidature non ci sono state ed eccomi qua".

Volpini ha già le idee chiare sia sulla coalizione che sulla base programmatica da cui partire. "Voglio allargare la base del centrosinistra ad altre forze che sono nate, come Più Europa, ma soprattutto alla parte viva della città perché Senigallia ha un tessuto straordinario fatti di imprenditori, volontariato e associazioni. Penso anche ad una lista che porta il mio nome, di alto profilo, con persone che hanno capacità. La nuova Amministrazione dovrebbe essere la cabina di regia per mettere in campo nuove progettualità e nuove sfide. Progetteremo la Senigallia degli anni futuri. Non partiamo da zero ma da vent’anni di esperienza positiva, nei quali la città è cresciuta moltissimo. Penso al turismo, siamo i primi della regione per numeri ed eventi ma anche su questo ambito occorre studiare e ragionare su nuove modalità. Nella sua crescita Senigallia non ha smarrito la vocazione di comunità solidale, il welfare costruito in questi anni (nonostante la grande crisi) ha saputo dare risposte alle persone in difficoltà e ho dato il mio contribuito per 10 anni come assessore. Abbiamo fatto progetti importanti mettendo insieme attorno ad un tavolo gli attori sociali perchè è così che la città cresce e non smarrisce vocazione città solidale".

Volpini punta sulla coralità e condivisione" come strumenti di buon governo. "Non ho mai creduto nell’uomo solo al comando, voglio un lavoro di squadra, un rapporto diretto con la parte viva della città". Il percorso delle primarie è stato anche insidioso per il Pd, con la fuoriuscita dell'ex assessore Gennaro Campanile, e con i Giovani Democratici che pur non essendosi prensentati alle primarie, ora storcono il naso. "C'è stato un percorso, stabilito da un regolamento, al quale mi sono attenuto ma mi risulta che nessuno a parte me si sia candidato -ricorda Volpini- i Giovani Democratici hanno figure importanti, non serve fare un Aventino. Dario Romano? E' un giovane che ha maturato esperienza con cui voglio continuare a lavorare. Per quanto riguarda Campanile invece, chi sta in amministrazione da trent’anni (ho votato per due volte la sua proroga) e ha svolto quasi sempre ruoli di governo in giunta con le deleghe più diverse e importanti, non può chiamarsi fuori dalle scelte fatte perchè oggi oggi in questa città c’è ancora qualcosa che non va".



fabrizio volpini

Questo è un articolo pubblicato il 11-12-2019 alle 18:20 sul giornale del 12 dicembre 2019 - 512 letture