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Niente fondi per l'Opera Pia e la Città di Senigallia: Volpini, "Inaccettabile il rimbalzo di responsabilità"

3' di lettura
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di Giulia Mancinelli
senigallia@vivere.it


fabrizio volpini

Le Fondazioni Città di Senigallia e Opera Pia Mastai Ferretti sul piede di guerra e la "bomba" rischia di esplodere. Sembra essere arrivato al limite il braccio di ferro che dura da mesi tra le strutture del territorio da un lato e la Regione e Asur dall'altra. Il tema è legato alle risorse economiche mai arrivate per servizi già riconosciuti e operativi.

Le strutture sono operative ma non hanno mai percepito risorse. Ed ora si rischia il default. Per salvare le strutture serve la contrattualizzazione finale dei servizi. Ma la cosa non sembra così facile. A sbottare è il presidente della Commissione Regionale Sanità Fabrizio Volpini.

"La scelta intrapresa da tempo di dotare i territori come Senigallia di setting assistenziali che sappiano dare risposte alle nuove esigenze della popolazione legate alla transizione demografica ed epidemiologica (ossia al problema dell'anziano e delle malattie croniche che non possono essere più affrontate solo in termini di ospedalizzazione ma attraverso strutture e servizi più leggeri) necessita di risposte appropiate -premette Volpini- tra l'altro questa scelta è stata uno dei principi ispiratori alla base di una organizzazione sanitaria più efficiente a cui si è ispirato l'operato anche della Giunta Ceriscioli. In questa ottica è rientrata la trasformazione di tredici piccoli ospedali di polo della regione in ospedali di comunità, che oltre alle direttive di un preciso decreto ministeriale "DM n.70", risponde ad una esigenza assistenziale nuova".

A Senigallia questa azione ha mirato a dotare la città e il territorio di un modulo di 20 posti di Rsa per malati di Alzheimer all'interno della Fondazione Opera Pia Mastai Ferretti, dove da anni è presente una consolidata esperienza di centro diurno per malati di Alzheimer che ospita pazienti in fase iniziale delle malattia, e di un modulo per altri 20 posti di cure intermedie situati all'interno della Fondazione Città di Senigallia. Realtà che ora non riescono più a sostenere i costi di gestione perchè non sono mai state attivate le risorse.

"Gli iter autorizzativi e di accreditamento di entrambe le strutture sono stati, seppure con ritardi e difficoltà, completati ma manca l'ultimo tassello, forse quello più sostanzioso, che riguarda la contrattualizzazione, ovvero, il reperimento delle risorse da destinare a entrambe le strutture -spiega Volpini- Stiamo assistendo da troppo tempo a un rimbalzo di responsabilità tra l'Asur, che chiede le risorse alla Regione, e la Regione che invita l'Asur a trovare le risorse necessarie all'interno dei propri budget. Un circolo vizioso che può portare ad una paralisi delle strutture e soprattutto ad una situazione che pazienti e cittadini non possono più tollerare. Ci vuole una coerenza tra i giusti atti amministrativi, che rispondo alle nuove esigenze, e lo stanziamento delle risorse stesse. Personalmente sono molto amareggiato perchè il lavoro di programmazione sanitaria che risponde alle esigenze di un territorio importante non riesce a concretizzarsi, nonostante gli atti procedurali già effettuati".



fabrizio volpini

Questo è un articolo pubblicato il 13-11-2019 alle 22:34 sul giornale del 14 novembre 2019 - 4256 letture