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Guinzaglio e sacchetti, mai più senza: multe e controlli extra contro i proprietari di cani più “distratti”

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Cani sciolti soltanto negli sgambatoi e sacchetti per gli escrementi sempre in tasca. Sono le due regole cardine che ogni proprietario di amici a quattro zampe dovrebbe rispettare. Ma non sempre accade, come dimostrano le tante segnalazioni che continuano ad arrivare. Così il Comune di Fano ha intercettato 7mila euro dal ministero dell’interno per finanziare il “Progetto Randagismo”. Che – tra l’altro – è già partito. Cosa cambia? Nulla, a livello di regole. Ma da qui a gennaio verranno intensificati i controlli da parte della polizia locale. Che interverranno anche in borghese. I “padroni” dei cani sono avvisati.

Parchi pubblici e aree verdi, e non solo nei pressi del centro. Sono queste le zone monitorate dagli agenti, che già lo scorso anno hanno elevato circa 60 verbali ai proprietari che non rispettano le regole. E l’andazzo del 2019 non sembra essere più confortante. I fondi ottenuti dal ministero serviranno per acquistare nuovi lettori di microchip, attraverso i quali gli agenti verificheranno se gli animali siano stati o meno registrati all’anagrafe canina. Ma, soprattutto, i 7mila euro copriranno le spese per gli straordinari degli agenti di polizia locale – circa quindici - che hanno dato la loro disponibilità. Sì, perché i nuovi controlli - coordinati dall’agente della pattuglia ambientale Roberto Mango – si svolgeranno sempre al di fuori del normale orario di lavoro.

“Quello della corretta detenzione dei cani è un tema molto sentito”, ha ribadito l’assessore alla polizia locale Sara Cucchiarini. Sono infatti sempre numerose le segnalazioni da parte dei cittadini per la presenza di cani vaganti – anche di grossa taglia – o per le deiezioni degli animali che si rischia di calpestare quando si passeggia per strada. Sul piede di guerra sono soprattutto le mamme, preoccupate per l’incolumità – e per l’igiene - dei loro bambini. Aumenta dunque il rischio di venire multati, se si libera il proprio cane in strada o in un qualunque prato della città. Gli unici spazi in cui è concesso farlo sono infatti gli sgambatoi. E, quando si va a passeggio, vige sempre l’obbligo di raccogliere gli escrementi del proprio cane. Che – neanche a dirlo – dev’essere regolarmente registrato.

Ma il Progetto Randagismo è anche una scusa per controllare in modo più capillare gli spazi verdi della città. O meglio, per vigilare sulle persone che continuano spesso e volentieri a lasciare a terra sigarette, cartacce, bottigliette e rifiuti di ogni sorta. È una battaglia per la civiltà, come confermato anche dalla comandante Anna Rita Montagna, che ha ricordato che gli agenti vigileranno anche su come i cani vengano trattati. Il benessere degli animali è infatti l’altra faccia della medaglia di questa iniziativa, il fine da perseguire a tutti i costi. Altro che multa: come sempre, chi maltratta un cane va incontro a una doverosa e meritata denuncia penale.

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Questo è un articolo pubblicato il 07-10-2019 alle 16:23 sul giornale del 08 ottobre 2019 - 2279 letture